L’obiettivo di Teheran è duplice: da una parte nascondere i depositi dai raid di Israele e dall’altra incrementare la presenza degli sciiti nella provincia.
Le SDF di Operation Round Up pressano a Deir Ezzor in attesa dell’offensiva finale ad Hajin. Il SAA divide in 2 l’area controllata dal FSA a ovest di Daraa.
Le SDF dell’operazione Round Up avanzano contro lo Stato Islamico verso sud. Il SAA divide Daraa in 2 e raggiunge un’intesa con i ribelli. Ma non con tutti.
Le forze arabo-curde: Disponibili al dialogo, la soluzione militare non porterebbe a nulla. A febbraio il SAA e i contractor russi avevano tentato di attaccarle, fallendo con pesanti perdite.
Lanci di leaflets annunciano le 2 offensive. A Deir Ezzor lo Stato Islamico uccide almeno 4 militari russi e oltre 20 elementi del SAA a Mayadeen, mentre la sabbia rallenta l’operazione SDF.
I miliziani Isis, pressati dalle SDF a est dell’Eufrate, spingono verso Mayadeen per ricreare la Wilayat al-Khayr. Inoltre controllano ancora Al-Yarmouk e parte di Abu Kamal.
Nuovi strike, a cui le difese di Damasco reagiscono, si rivelano un falso allarme. Qualcuno, però potrebbe aver hackerato il centro di riporto e controllo. Occhi puntati su Usa e Israele.
Diversi elementi, insieme al recente bombardamento da parte di Israele della base T4 fanno ipotizzare che nel paese sia in atto una guerra contro Teheran. E che il gas fosse una scusa.
Dopo le ultime parole del presidente Usa, Donald Trump, c’è l’ipotesi che per annunciare l’attacco, si aspetti l’arrivo dei gruppi navali in zona. Il conflitto totale dipenderà da quali saranno gli obiettivi.