Il Generale, oltre a fare pulizia etnica verso i Tabu, vuole conquistare i giacimenti di Sharara. A rischio la credibilità di UNSMIL, la sicurezza e il processo politico.
Sarraj incontra militari e UNSMIL: focus su sicurezza e posizioni di tutti gli attori. Intanto, cresce la protesta per la pulizia etnica di Haftar verso i Tabu.
UNSMIL è preoccupata: la situazione politica e di sicurezza non sembra ottimale. Soprattutto sul versante di Haftar, che a sud continua ad avere problemi con i Tabu.
Decine di dimostranti bruciano poster con la sua faccia chiedendo che se ne vada. Peraltro nel giorno in cui UNSMIL discute dell’apertura di una sede in città.
La Settima Brigata respinta di nuovo a sud di Tripoli, si rischiano scontri a Tarhouna. Alcune milizie scaricano il Generale, rifiutandosi di entrare a Murzuq e Sabha.
L’epicentro sarà Sabha. E’ il tentativo di contrastare le recenti iniziative del PC di Sarraj, che punta sul versante umanitario. Il Generale userà la carta “sicurezza”.
I membri Ahmed Maiteeg, Fathi Al-Mijibri e Abdelsalam lo accusano di essere individualista e accentratore sulle scelte-chiave. E da UNSMIL arrivano parole “pericolose”
Il capo della missione ONU, Salamè, incontra Sarraj: L’Al Multaqa Al Watani si terrà tra febbraio e marzo e includerà tutti. Il Gran Mufti, però, non è d’accordo.
Il capo della missione ONU Salamè: Quest’anno unisca tutti i libici in un accordo storico. Dopo il GNA, anche Bengasi comincia a muoversi sulla riunificazione delle istituzioni.
Sarraj e Salamè discutono sui 10 punti chiave dell’evento e sulla lista degli invitati. Intanto, il FRM chiude i campi petroliferi di Sharara ed El Feel.