La situazione si calma improvvisamente a sud di Tripoli. Il Generale teme un’offensiva improvvisa dal nemico, mentre deve gestire un problema inaspettato: i mercenari stranieri.
Nuovi raid dell’LNA sull’aeroporto internazionale di Mitiga. Obiettivo: distruggere il centro di comando e controllo degli UAV di Tripoli. Bloccarli è imperativo per spostare truppe in sicurezza.
GNA e LNA hanno rallentato gli scontri e sono tornati protagonisti la componente aerea e l’artiglieria. E’ una strategia per obbligare il Generale a consumare risorse, difficilmente sostituibili?
Il Generale, mentre bombarda la capitale, invia mezzi per riprendere la città. Italia, Francia, Egitto, UAE, UK, USA chiedono ancora lo stop delle ostilità e la ripresa del processo politico mediato dall’ONU.
Le forze del GNA hanno bombardato un convoglio dell’LNA, che si era sganciato dagli altri a Tripoli e puntava a sud. Intanto, tra le milizie del Generale scoppiano scontri interni.
Le milizie del Generale attaccano gli Ubari a Murzuq e il GNA di Sarraj chiede aiuto internazionale. Attentato a Bengasi durante un funerale eccellente e Tripoli pressa la Francia sui Javelin.
UNHCR evacua quelli rimasti a Tajoura. Aveva fatto lo stesso a Gharyan. Tramonta l’ipotesi di Sarraj di liberarli tutti, si procederà a gruppi. Intanto il caso dei Javelin ad Haftar imbarazza la Francia.
Tripoli a tutte le tribù: aiutateci contro l’LNA. Sarraj conferma che le manovre proseguiranno fino alla totale liberazione del paese e 4 famiglie fanno causa al Generale negli Usa.
I soldati del GNA conquistano la città, sfruttando il fatto che il Generale aveva inviato i rinforzi all’aeroporto internazionale di Tripoli. Per lui è game over, ma potrebbe tentare mosse disperate.
Il Generale non può permettere che le forze del GNA lo conquistino. Ciò minerebbe l’intera campagna. Intanto, nel paese è in corso una guerra per il carburante tra GNA e Bengasi