Si trova a Tangi-Bezbai, ma non è nota la sua estensione e i talebani dovranno rivolgersi all’estero per sfruttarlo. Intanto, importano LPG dal Turkmenistan.
Teheran si propone come fornitore di gas per l’Europa. Ma a patto che le sanzioni vengano tolte. Si attende la reazione americana. Intanto i negoziati sul nucleare proseguono.
Trattative tra Unione Europea, Algeria, Niger e Nigeria. Obiettivo: rendere operativa la Trans-Saharan Gas Pipeline per bypassare la Russia. Le sfide, però, non mancano.
Teheran accusa Baghdad di non aver pagato alcune fatture e taglia le forniture. Attivisti nel paese vicino lanciano una campagna per boicottare i prodotti iraniani.
Il presidente Toqayev accetta le dimissioni del governo e nomina Smailov ad interim. Intanto, le proteste continuano nonostante i tentativi di bloccare gli assembramenti.
Islamabad e la Russia dovrebbero firmare l’accordo formale il 17 settembre. Sarà lungo 1.000 chilometri e verrà ultimato nel 2023. Costerà circa 2,5 miliardi di dollari.
NDA minaccia Abuja di attacchi alle infrastrutture energetiche e ai politici che cooperano con il governo. Ci sono legami tra la ricomparsa e l’espansione di ISWAP?
Primo incontro esplorativo formale Atene-Ankara dopo cinque anni. Se non si troverà la quadra, si ipotizza di rivolgersi all’Aja. L’UE è fiduciosa ma prudente.
Il gruppo, anche noto come Swahili Sunnah, ha aumentato gli attacchi contro i civili sulla costa nord. Nella zona delle riserve di idrocarburi e minerali.