L’occasione: l’arresto di membri della Settima brigata dei fratelli Kani. Il GNA firma una tregua con l’Egitto, ma si temono colpi di coda di Haftar o reazioni alle parole di Sarraj.
La milizia di Tarhuna muove verso l’aeroporto Mitiga e affronta il gruppo Ghanewa. Il GNA attiva la cellula di emergenza, ma i rischi per la sicurezza sono alti.
Le milizie, finito l’effetto sorpresa, non sono in grado di resistere a lungo contro il GNA e dovranno accettare la tregua ONU. L’Italia e Salvini lo hanno capito.