L’intesa si propone di contrastare i traffici di esseri umani, droga, mercenari, petrolio e armi. Forse coinvolta anche la forza anti-terrorismo del G5 Sahel.
L’obiettivo è avviare da subito il contrasto efficace a jihadisti e criminali per migliorare la sicurezza nella regione e ridare fiducia alle popolazioni dei 5 paesi.
Le manovre, chiamate Asifat Wattan, puntano a eliminare le ultime sacche di resistenza dello Stato Islamico nell’area. Ma la vera minaccia radicata del terrorismo è a sud.
L’UA si impegna a fornire supporto tecnico alla FC-G5S e a supportare la mobilitazione di risorse aggiuntive. Intanto, il Ruanda dona 1 milione all’Organismo.
Ankara non vuol restare fuori dalla partita, da cui potrebbero nascere future opportunità di business. Intanto, la FC-G5S si prepara. Forse anche grazie all’Italia.
I paesi dell'area - Niger, Mali, Mauritania, Burkina Faso e Ciad - puntano a ricevere mandato dalle Nazioni Unite sotto il Capitolo 7 della Carta. E le basi ci sono. Intanto, costruiscono la FC-G5S a livello operativo e strategico
L'iniziativa coordinerà e agevolerà l'operato della Piattaforma di Cooperazione in materia di Sicurezza del G5 Sahel (PCMS) contro la criminalità organizzata e il terrorismo nella regione.