Striscione davanti al consolato di Helsinki a Murmansk che ritrae l’Alleanza Atlantica come nazista. E’ solo l’inizio di una campagna per “punire” l’allontanamento dalla Russia.
L’Alleanza e i membri lavorano per padroneggiare il nuovo scenario. Sulla crisi in Ucraina ci sono timidi segnali di speranza, ma la minaccia di guerra totale rimane concreta.
Helsinki taglia l’import di elettricità da Mosca, che verrà colmato dalla Svezia. La Norvegia lo ha già azzerato. Intanto, si prepara l’adesione congiunta alla NATO.
Il ministro della Difesa inserisce il riarmo dell’area tra le priorità-chiave. Putin era già intervenuto sul tema. Obiettivo: mantenere il controllo dell’Artico in caso di conflitto con la NATO.
Lanciato un bando per l’acquisizione tra i 1.000 e i 2.000 UAS per operazioni ISR. Le macchine opereranno dalla costa meridionale alla Lapponia settentrionale.
Si parla di giugno 2022 (vertice di Madrid). Per contrastare la Russia si guarda a una nuova “Linea di Gorizia” e a un centro InfoWar simile al CCDCOE di Tallinn.
La RRF dovrebbe essere formata da 5.000 militari - sulla base degli attuali Battlegroup - e parte dello Strategic Compass, ma arrivano subito le prime critiche.