Ankara intima all’LNA: Rilasciate subito la nave e l’equipaggio o diverrete un obiettivo legittimo. Bengasi rifiuta e rilancia sul sostegno delle TAF a Sarraj.
L’LNA sequestra una nave commerciale turca, carica di medicinali e diretta a Misurata. Sarraj e i partner al lavoro per prevenire una reazione armata di Ankara.
Alcuni ritengono che sia l’ennesimo tentativo straniero di far fallire il processo di pace. In realtà, i mercenari alleati dell’LNA vogliono essere pagati. I Tuareg in campo per scongiurare la risposta armata di Sarraj.
I fondi, nonostante le pessime condizioni di vita della popolazione, sono fermi su un conto estero a causa di una battaglia tra NOC e LCB. Sarraj interviene direttamente.
Dopo la JMC di Sarraj-Haftar, anche la HoR terrà la plenaria in città (probabilmente il 7 dicembre). Obiettivo: riunificare l’organismo, porre fine alla transizione e sostenere le elezioni.
Williams: Anteporre gli interessi del paese a quelli personali. Smontata anche l’obiezione sui rischi del voto online. Nel prossimo summit “fisico” ci saranno le nomine.
Washington risponde al blocco di Mosca all’ONU sui provvedimenti contro la milizia Khani, vicina ad Haftar, inserendola nella black list. La Federazione si vendicherà via Sarraj?
Obiettivo: raggiungere la quadra su nuovo governo di transizione e Consiglio Presidenziale, in vista delle elezioni. Italia, Francia, Germania, UK pronte ad azioni contro chi minaccia il cammino.
Il diplomatico ha già ricoperto incarichi simili, è noto per non farsi mettere i piedi in testa ed è vicino agli USA. Intanto, la Francia prova ad avvicinarsi al GNA di Sarraj.
Gli Stati Uniti entrano ufficialmente nella partita per la soluzione della crisi. Lo fanno con sanzioni, che rischiano di mettere ancora più in difficoltà Haftar.