Il capo del GNA cerca di accelerare il processo di dialogo con l’Est di Haftar per evitare che le proteste possano congelarlo. Peraltro, manterrà comunque i poteri.
HCS-HoR in Marocco si concentrano su questo tema. Se le tribù - soprattutto a Est - fossero soddisfatte, potrebbero accelerare la caduta di Haftar a favore del GNA di Sarraj.
Il Generale prende tempo per cercare una nuova “casa”, forse in Medio Oriente o Venezuela. Il cessate il fuoco GNA-LNA ormai è cementato, anche dai sui alleati come Egitto e Russia.
La posizione americana e l’imminente incontro Russia-Turchia rafforzano l’idea di congelare la situazione e ripartire dagli accordi di Skhirat. I protagonisti, però, non saranno più Sarraj e Haftar.
Mosca e Ankara, dopo al’annuncio che lavoreranno insieme per porre fine alla crisi tra il GNA di Sarraj e l’LNA di Haftar, cercano una soluzione per smilitarizzare Sirte e Jufra e ripartire da Skhirat.
Prima c’è stata una massiccia campagna di raid, poi movimenti di carri e fanteria. Obiettivo: Barah. Anadolu: l’Egitto ha inviato 150 soldati a sostegno di Damasco, ma la news non è confermata.
Il presidente della HoR chiede al Marocco supporto per il follow up degli accordi di Skhirat. L’ONU avvisa dei rischi di uno scontro tra potenze, mentre GNA e LNA si puntellano a Sirte.
Ankara: GNA di Sarraj e LNA tornino alle posizioni prima del 2015. Per l’Est il futuro dovrà essere negoziato dalla HoR di Tobruk. L’UE: I paesi della regione smettano di incitare la mobilitazione.
L’Unione ricorda al Cairo le perdite subite nella guerra degli anni’60. Inoltre, se sarà sconfitto, non ci sarà più nessun esercito forte vicino a Israele. Intanto, si discute su una Sirte demilitarizzata.
L’allarme lanciato a seguito del fatto che Sarraj e Haftar hanno cominciato ad armare le tribù locali. Il GNA invia altri rinforzi a Sirte e gli Usa parlano con l’Egitto per alleggerire la tensione.