Il generale Abdourahamane Tiani incontra a Bamako il colonnello Assimi Goita. Obiettivo: creare un asse, anche commerciale, per resistere alle sanzioni ECOWAS.
La situazione nel Paese peggiora a seguito delle sanzioni e il supporto della Russia con la Wagner è meno significativo del previsto. Di conseguenza, il regime deve trattare.
Le FAMA e la Wagner non sono in grado di arrestare la loro corsa. I primi dovranno anche fornire aiuti al Niger se necessario e i contractors russi hanno risorse limitate.
Ouagadougou approva l’invio di truppe per proteggere la Giunta di Niamey, in base a un articolo della “Carta Liptako-Gourma” dell’AES, che imita quello della NATO.
Niamey accusa Cotonou di aver messo a disposizione assetti per l’eventuale offensiva dell’ECOWAS. Con la Francia la tensione è crescente. Intanto la Wagner recluta forze.
La scusa è la lotta ai jihadisti del MNLA, ma in realtà i contractor vogliono un accesso diretto sicuro e veloce a Niger e Burkina Faso. Le altre basi ONU sono nel mirino.
I due attori e i partner continuano a negoziare, ma intanto rafforzano gli eserciti. In mezzo, dopo l’uccisione di Prigozhin, Russia e Wagner diventano un'incognita.
Con l’avvicinarsi della scadenza dell’ultimatum la frattura tra i 2 blocchi si acuisce. Inoltre, sembra che Teheran abbia inviato un emissario a Niamey per discutere di uranio.
La Nigeria taglia le forniture elettriche a Niamey e i ministri della Difesa del blocco si preparano a tutte le opzioni. La Russia chiede prudenza, ma Anonymous Sudan attacca.
Washington frena la Francia e lascia un’importante porta aperta ai golpisti: quella degli aiuti finanziari. Né la Russia né la Wagner possono competere al momento.