La tecnica è la stessa della Turchia per la Libia: salari elevati e benefit in patria. Emissari di Mosca offrono aiuti ai villaggi, da Damasco a Deir Ezzor, e fanno leva sui leader locali.
Mosca distribuisce generi di prima necessità, da Damasco a Deir Ezzor. Obiettivi: facilitare i reclutamenti di uomini da inviare contro Kiev e ridurre i rischi di proteste o attacchi.
Sayeda Zainab è ormai a maggioranza sciita. I guerriglieri vogliono continuare l’espansione nel paese e garantire la sicurezza delle famiglie dagli attacchi ISIS e di Israele.
I soldati inviati in massa a Damasco e in tutte le grandi città del paese. Formalmente garantiranno la sicurezza. In realtà controlleranno se i civili hanno votato.
C’è il rischio di un’escalation, che la Turchia potrebbe usare come scusa per una nuova offensiva. Intanto, Ankara continua a dirottare forze a Zawiya.
Crescono i timori di un’offensiva a sorpresa delle TAF con la scusa della lotta alle milizie. L’epicentro potrebbe essere Zawiya, appena pesantemente rafforzata da Ankara.