Si teme sia il preludio dell’offensiva di terra nel quadrante, preannunciata dalla Turchia. Tutti gli attori coinvolti ammassano rifornimenti e si esercitano alla combat readiness.
Le TAF, dopo uno stop logistico, hanno ripreso i bombardamenti su Aleppo e Hasaka. Le SDF si addestrano con Inherent Resolve. Damasco invia rinforzi, ma attende la Russia.
Arrestati 34 membri dei gruppi alleati di Teheran a Deir Ezzor. Sono accusati di aver fornito a Usa e Israele informazioni sui bersagli da colpire con gli strike.
L’ondata di raid a Idlib è un messaggio: fermatevi o riprenderemo a colpirvi sistematicamente. Mosca non può permettersi una guerra tra partner con l’offensiva in Ucraina in corso.
Almeno 550 soldati del SAA schierati in pieno territorio delle SDF: Ain Issa, al-Bab, Manbij e Kobani in chiave difensiva contro la nuova operazione Peace Spring.
Esercitazioni aeree joint e in arrivo centinaia di soldati nelle due aree. Mosca non può permettersi una guerra che contrappone due partner strategici.
La tecnica è la stessa della Turchia per la Libia: salari elevati e benefit in patria. Emissari di Mosca offrono aiuti ai villaggi, da Damasco a Deir Ezzor, e fanno leva sui leader locali.
Mosca distribuisce generi di prima necessità, da Damasco a Deir Ezzor. Obiettivi: facilitare i reclutamenti di uomini da inviare contro Kiev e ridurre i rischi di proteste o attacchi.