Nuova operazione col supporto della Russia contro IS, dopo l’ultimo massacro dei soldati. L’Iran, intanto, cerca il favore della popolazione a Deir Ezzor.
Le armi di IS sono siti web (stranieri) e i social network. Obiettivo: alimentare il caos con fake news e rumors per prendere fiato dal pressing dei nemici.
IS cambia strategia: da raid-lampo, passa ad quelli complessi con rapimenti dei soldati. A nord le milizie pro-Turchia continuano a infiltrarsi in Kurdistan.
Nuovo observation point a sud di Idlib, mentre le milizie pro-Ankara cercano di tagliare la M4 tra Hasaka-Aleppo. Le SDF si difendono e pressano Isis a Deir Ezzor.
L’Emirato Islamico (IEA) vuole demoralizzare il nemico, impotente contro la minaccia. Peraltro, copia la tattica Isis pur non disponendo di know-how tecnologico.
Violente battaglie tra i soldati, supportati dalla Russia, e i jihadisti nel triangolo Aleppo-Hama-Raqqa. Nelle città si rafforza la sicurezza per paura di rappresaglie IS.
A poche ore dal meeting tra militari di Mosca e Ankara nella città in Kurdistan, riprendono i bombardamenti. A Deir Ezzor Isis riprende gli omicidi mirati.