Gli esperti di cyber security @James_inthe_box e MalwareHunterTeam: Campagna phishing che punta a far aprire alle vittime allegati “armati”. Questi fanno installare il Trojan FormBook.
L’LNA attacca ancora Mitiga e le forze del GNA bombardano Qasr Ben Ghashir. Intanto, ci sono indiscrezioni su contagi del COVID-19 nell’est, smentite da Bengasi. Tripoli blinda i confini a ovest.
A Idlib nessun contatto tra il SAA e gli asset dell’operazione Spring Shield. Gli unici scontri sono con i ribelli. Intanto, si riaffaccia l’Iran sperando di recuperare immagine e terreno sulla Russia.
Gli esperti di cyber security: in circolazione mail phishing, che simulano provenire dall’OMS con un documento sulle precauzioni contro il COVID-19. In realtà, l’allegato scarica un malware.
Beirut adotta misure ad hoc ai confini e negli aeroporti. Inoltre, con ogni probabilità, coopera con UNIFIL. Il rischio del COVID-19, peraltro, non arriva solo dall’Iran ma anche dalla Siria.
Gli analisti: A Deir Ezzor si ipotizzano tra 50 e 150 casi di contagi da COVID-19. Probabilmente in aumento. Inoltre, i jihadisti Daesh non possono farsi curare, avendo usato il virus per propaganda.
Uno studente della Repubblica islamica positivo al COVID-19 in Iraq. Anche Bahrain, Kuwait e Oman registrano infetti dal New China Virus. Si teme che i blocchi alle frontiere siano tardivi.
Turchia e Pakistan chiudono i confini con Teheran per evitare il la diffusione del COVID-19, mentre l’Afghanistan blocca voli e viaggi di gruppo. In Iraq si combattono le fake news e gli sciacalli.
I supporters dello Stato Islamico: E’ “la punizione di Allah per gli infedeli”. Ma il COVID-19 è già arrivato in Medio Oriente (Iran) e i miliziani Daesh in Iraq potrebbero essere le prossime vittime.