E’ stato ucciso dalla Multinational Joint Task Force (MNJTF) durante alcuni raid a Tunbum Sabon, vicino al Lago Ciad. Morti anche altri comandante di ISWAP in strike a Kwalaram.
Raid sulla tribù Tabu causa decine di morti, dopo che questa aveva ripreso a combattere l’LNA. A sud di Tripoli torna lo stallo, mentre Sarraj prepara una nuova offensiva.
L’LNA attacca Yarmouk, Ain Zara e le zone limitrofe. Anche grazie all’arrivo di nuovi mercenari: sono ribelli chadiani e Janjaweed sudanesi. Intanto a Murzuq torna la calma.
L’accaduto alimenta l’insicurezza e la crisi umanitaria a Sud. Peraltro nel momento in cui le manovre di Haftar nell’area rischiano di minare il processo politico.
Ci sono forti timori che il Generale prenda di mira gli altri giacimenti di petrolio, in primis El Feel, dove stazionano le forze di Kannah. Prima o poi il confronto è inevitabile.
L’operazione di Haftar, definita pulizia etnica verso la tribù Tabu, si intensifica nonostante le proteste. UNSMIL e ora anche i militari di Sarraj sono preoccupati.
Doppio strike per i Mirage 2000 di Parigi nei confronti di una colonna di mezzi che, provenendo dal paese vicino, si era infiltrata in profondità nel territorio.
L’iniziativa dovrebbe essere presentata i primi di gennaio. Intanto è sempre più caos. Uomini armati partiti dal paese commettono un massacro nel nord del Ciad.