Gli eventi e i protagonisti, dalla rivoluzione khomeinista in Iran allo scontro tra wahhabiti e Fratelli Musulmani, che hanno alimentato fino ad oggi il jihadismo.
Jihad Analytics: dopo l’editoriale di al-Naba, arriva il video a sostegno dei jihadisti pro-ISIS nel continente. Ecco perché IS deve necessariamente puntare sulla regione.
Primo capito di un’analisi in cui si ripercorrono gli eventi, dalla rivoluzione khomeinista in Iran allo scontro tra wahhabiti e Fratelli Musulmani, che hanno alimentato fino ad oggi il jihadismo.
I due gruppi jihadisti, diversi solo su questioni di fede, si contendono il Sahel e altre aree. Lo fanno sfruttando il Covid-19 e lo scontro geopolitico internazionale in atto.
Lo Stato Islamico punta a un Califfato nel continente con ISGS, ISWAP e ISCAP. Per fermarlo, però, operare in RDC per ora non è possibile. Maputo quindi è strategica.
La sua fine non riduce la minaccia globale di Isis e al Qaeda. L’obiettivo per entrambi rimane immutato: la costituzione del Califfato, da raggiungere anche grazie alla novità della jihad sociale.
Il Califfo dello Stato Islamico si fa esplodere durante un blitz Usa a Barisha. Trump: ha fatto la fine del codardo. Intanto, si prepara la sua successione e si confermano i legami tra Daesh e Al Qaeda.
Capitolo finale della storia sui due gruppi per capire perché hanno stesse radici e scopi, finalizzati a ricreare il Califfato: La rete di bin Laden (mente operativa) e Daesh (braccio armato) puntano su Khorasan e Kashmir.
Settimo capitolo di una storia sui due gruppi, per capire perché hanno le stesse radici e scopi, finalizzati a ricreare il Califfato. Sciiti e sunniti, l’Iran e la strategia operativa Daesh.
Sesto capitolo di uno studio sulla storia dei due gruppi, per capire perché hanno le stesse radici e scopi, finalizzati a ricreare il Califfato. Arabia Saudita, Qatar e l’alternativa moderata alla jihad.