Il leader Isis sarebbe morto in un raid delle forze speciali francesi di Barkhane, ma non ci sono conferme ufficiali. Se fosse vero, gli equilibri in Sahel con JNMI e AQIM cambieranno?
Il leader dello Stato Islamico appare in un filmato in cui parla della sconfitta Daesh a Baghouz, dello Sri Lanka e di nuove alleanze. Ma a molti membri Daesh il suo ritorno non piace.
Nelle scorse ore si è riunito il comitato Difesa dell’organismo. Focus su come organizzare al meglio la FC-G5S e sul programma di investimento prioritario.
L’azione fallita è stata controproducente per ISGS e al-Mourabitoun. Ha confermato che la FC-G5S funziona e che i terroristi cominciano a temerla davvero.
Le manovre - in corso tra Burkina Faso, Mali e Niger - sono le prime da quando la FC-G5S ha ottenuto la FOC. Obiettivo: presentarsi alle popolazioni locali.
L’equipaggiamento della FC-G5S procede a rilento. Mancano i MRAP, comunicazioni integrate e infrastrutture. La Francia presserà i donatori affinché concretizzino le promesse di fondi.
L’obiettivo è avviare da subito il contrasto efficace a jihadisti e criminali per migliorare la sicurezza nella regione e ridare fiducia alle popolazioni dei 5 paesi.
ISGS rivendica 2 azioni nei giorni scorsi: il rapimento di un insegnante e l’omicidio di un sindaco. Finora, però, queste pratiche in Sahel erano gestite da AQIM o Boko Haram.
Il GATIA e l’MSA si sono scontrati con i miliziani dello Stato Islamico nel Grande Sahara (ISGS), uccidendo 20 jihadisti e catturandone altri in Mali e al confine col Niger.