Il capo della missione ONU Salamè: Quest’anno unisca tutti i libici in un accordo storico. Dopo il GNA, anche Bengasi comincia a muoversi sulla riunificazione delle istituzioni.
Ribelli chadiani attaccano base LNA a sud, rubando mezzi e munizioni. Le forze del GNA e di Bengasi non sono più viste come una minaccia insormontabile.
Dopo l’attacco Isis a Tripoli, il GNA studia nuove misure per colmare le falle. Ma anche a Est arriva la preoccupazione. Bengasi adotta un piano per blindare la città.
Il premier italiano discute con tutti su come ristabilire la sicurezza e riprendere il percorso per le elezioni. Intanto, UNSMIL è preoccupata per l’escalation a Sirte/Misurata.
Notati movimenti di milizie e aerei del generale. Puntano vicino alla regione centrale. Proprio mentre gli Usa ipotizzano di riaprire una sede diplomatica.
La NOC invia lettera all’ONU, chiedendo sanzioni per Bengasi. La denuncia: Propone contratti illegali su export di greggio dalla Mezzaluna Petrolifera.
L’uomo, già a capo della PFG, guida una coalizione che combatte le truppe del Generale nella Mezzaluna petrolifera. Inoltre, dice di supportare il GNA.
L’uomo forte della Cirenaica è atterrato a Bengasi dove è stato accolto dai suoi uomini e alleati. Resta però un mistero: perché è stato in silenzio finora? E se fosse studiato?
Secondo alcune fonti, l’uomo forte della Cirenaica si troverebbe da ieri al Cairo e oggi dovrebbe tornare in patria e tenere un discorso. Ma di lui non c’è alcun tipo di traccia.