Sono a Erbil e Baghdad, e presto ne arriveranno altri. Obiettivo: creare una grande linea difensiva anti-IS tra Diyala-Mosul e poter attaccare i terroristi nelle loro basi.
Le ISF, col supporto di Inherent Resolve, danno la caccia alle cellule IS tra Salahaddin e Diyala, soprattuto sulle montagne Hamrin e nella valle Zaghitoon. Prosegue anche l’offensiva a Ovest.
Catturati o uccisi numerosi comandanti IS in tutto il paese, da Anbar a Kirkuk. Baghdad rafforza anche la vigilanza ai confini con la Siria per fermare le infiltrazioni.
x Non ci sono conferme, ma alcuni elementi fanno pensare sia una figura strategica dello Stato Islamico. Intanto, Inherent Resolve mantiene invariato il pressing su Daesh in Iraq.
Nasce il Military Assistance group (MAG): meno forze internazionali, ma più specializzate. Garantiranno mentoring ad alto livello alle ISF. Le CAS contro Daesh comunque rimarranno.
La Coalizione: Rimodulata la presenza e sospese la fase cinetica. Ma la pianificazione delle manovre contro lo Stato Islamico prosegue. Soprattutto per inibire le capacità Daesh.
Si intensificano i colloqui per estendere le capacità di training e advisory della missione anti-Daesh, NMI. Obiettivo: fermare lo Stato Islamico, soprattutto a nord-est, prima che si espanda.
Alcuni elementi fanno pensare che lo Stato Islamico stia cercando di alimentare le tensioni tra manifestanti e ISF. Ciò allo scopo di agevolare il caos e di allentare il pressing sui gruppi Daesh.
Le ISF smantellano una cellula dello Stato Islamico, che operava a Mosul, insinuandosi al suo interno. Ciò farà crescere il clima di sfiducia all’interno di Daesh e ne ridurrà la capacità operativa.