Le offensive DDoS degli Anon italiani, nell’ambito di #OpRussia, colpiscono dalle forze armate alla propaganda di Mosca. Si fermeranno solo quando Putin cesserà la violenza.
Attacco DDoS di appena 30 secondi e in un orario “morto”. Anonymous Italia risponde agli hacker pro-Russia, mettendo offline la Banca Centrale. Ma per mezz’ora.
Gli hacker pro-Russia mettono nuovamente offline il sito della Polizia di Stato. La retaliation degli Anon non si fa attendere: la Polizia di Mosca è “Tango Down”.
Nel mirino degli hacker pro-Russia ci sono le banche ma, come accaduto nelle scorse ore, la campagna è fallimentare. Invece, i “nemici” di Anonymous Italia fanno centro in Russia.
Gli hacker pro-Russia hanno lanciato una maxi- offensiva DDoS contro il nostro paese, ma è inefficace. Ora sono loro e Mosca sotto pressione da parte degli Anon.
La chiamata alle armi è per tutti gli Anon a livello mondiale. Intanto, Anonymous Italia ha colpito oltre 100 banche russe e svelato chi sono i capi del gruppo pro-Putin.
Comincerà alle 04:00, avrà una potenza di decine di TB e coinvolgerà almeno 100 Anon. E’ la risposta agli attacchi DDoS contro l’Italia. I target sono top secret, ma si prevedono danni pesanti alla Russia.
I volontari lanciano una campagna totale per danneggiarlo dove si crede più al sicuro: in Russia. L’obiettivo è colpire lui per arrivare al presidente.
Gli Anon al gruppo pro-Russia: Ogni attacco a una nostra istituzione corrisponderà ad un altro contro quella corrispondente nella Federazione. La polizia di Mosca, infatti, è crashata.