Il supporto aereo è l’arma migliore di Kabul contro l’avanzata dei talebani, ma il disimpegno USA lo mette a rischio. Ecco perché le call diventano strategiche.
L’Emirato Islamico (IEA) controlla già 50 dei 370 distretti della nazione e ha circondato le capitali regionali. Concluso il disimpegno internazionale, attaccherà.
In un raid delle ANDSF a Ghazni trovati diversi tagichi e cittadini di altri paesi arabi. L’Emirato Islamico (IEA) come giustificherà la loro presenza a Doha?
Lo annuncia Kabul, che istituisce una task force ad hoc. Tutti sperano in un “miracolo” ai negoziati di Doha, ma l’Emirato Islamico avanza sul terreno.
L’Emirato Islamico (IEA) vuole demoralizzare il nemico, impotente contro la minaccia. Peraltro, copia la tattica Isis pur non disponendo di know-how tecnologico.
Obiettivo: permettere a Kabul di contrastare l’offensiva dell’Emirato Islamico (IEA), che coinvolge sempre più aree nel paese. Soprattutto in vista della exit internazionale.
IS rivendica l’attacco: parte della campagna Answer the Call. Obiettivo: fare propaganda e guadagnare visibilità per recuperare peso sui talebani impegnati a Doha e nell’offensiva in mezzo paese.
Commando irrompe nel plesso e comincia a sparare sui presenti. E’ ancora asserragliato all’interno dove c’è anche una delegazione iraniana. I talebani negano coinvolgimenti. Occhi su Isis-Haqqani Network.
Quattro membri della delegazione di Kabul abbandonano il tavolo. Intanto, i talebani continuano a guadagnare terreno e l’Emirato Islamico (IEA) caccia le ANDSF da Arghandab a Helmand.