L’ambasciata a Mosca diffonde una nota. Si temono le reazioni di Putin al fatto che le forze di Kiev non fermeranno l’offensiva nonostante l’annessione dei territori.
Piano per creare un compound a est dell’aeroporto in cui convogliare tutte le sedi diplomatiche. Hanno già aderito Qatar, Turchia, UAE e USA. Obiettivo: più sicurezza.
Canberra attenderà l’evolversi della riconciliazione con i talebani per decidere se ci saranno le condizioni di sicurezza per riaprire. Altri paesi valutano la stessa opzione.
Lo Stato Ebraico vaccina i diplomatici stranieri e si aspetta altrettanto, ma nell’UE non è facile. Pensa quindi a un’operazione per riportare in patria i suoi diplomatici e immunizzarli.
L’ambasciata Usa chiede più Marines e tutte le sedi diplomatiche esortano i connazionali a non recarsi nel paese. La violenza diffusa non sembra fermarsi.
Entra in vigore una direttiva di Bruxelles, in base a cui – in mancanza di una sede diplomatica del proprio paese- si potrà chiedere assistenza a quelle degli altri membri del Blocco.
L’ex console del paese nord africano ad Alessandria ha fatto irruzione nella sede e ha rubato documenti. Aveva già compiuto un gesto analogo al Cairo. Proteste dal PC.
Gli hacker con ogni probabilità operano per un governo e hanno un livello di sofisticazione superiore agli altri. L’ultimo malware usato è il trojan Gazer.