13esimo Comitato Bilaterale a Segredifesa. Focus: materiali ed equipaggiamenti, nonché lo sviluppo dei rispettivi comparti industriali. Algeri guarda a Leonardo e Fincantieri.
Trattative tra Unione Europea, Algeria, Niger e Nigeria. Obiettivo: rendere operativa la Trans-Saharan Gas Pipeline per bypassare la Russia. Le sfide, però, non mancano.
Secondo capitolo di un’analisi in cui si ripercorrono gli eventi, dalla rivoluzione khomeinista in Iran allo scontro tra wahhabiti e Fratelli Musulmani, che hanno alimentato fino ad oggi il jihadismo.
Le ANP opererebbero in Azawad nell’ambito di MINUSMA. Si conta su Algeri come collante tra Tuareg e Bambara. Anche il Niger nella partita con il neo presidente Bazoum.
Nasce una task force congiunta per monitorare sospetti jihadisti che vivono o sono transitati nel paese. Obiettivo: prevenire nuovi attacchi come a Parigi, Nizza e Vienna.
Appello di UNSMIL, Algeria, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, UK, USA, Turchia, Tunisia, UAE e UE per affrontare i rischi del COVID-19. Tripoli si è già attivata. A Bengasi che succede?
Il GNA di Sarraj, nonostante proseguano gli scontri con l’LNA di Haftar, chiude frontiere e scuole e invita i cittadini di Tripoli a rimanere a casa. Stop anche agli stranieri negli aeroporti.
Il diplomatico, economista esperto, conosce bene la crisi Sarraj-Haftar. Presto volerà a Tripoli e Bengasi per saggiare le rispettive posizioni sulla tregua. Intanto, il GNA e l’LNA combattono.
L’LNA attacca ancora Mitiga e le forze del GNA bombardano Qasr Ben Ghashir. Intanto, ci sono indiscrezioni su contagi del COVID-19 nell’est, smentite da Bengasi. Tripoli blinda i confini a ovest.
La diplomazia algerina e tedesca volano a Bengasi per convincere Haftar a fermarsi. Obbligatorio affinché Sarraj accetti la tregua. A Tripoli intanto si combatte e la NOC lancia nuovi allarmi.