Ankara ammassa forze ai confini di Raqqa e Hasaka. Inoltre, tiene esercitazioni con le milizie alleate e aumenta il pressing dell’artiglieria contro i curdi.
Truppe della Federazione hanno pattugliato ripetutamente Kafr Naseh e Kafrnaya, vicino a Tel Rifaat. Mosca non può permettersi un altro fronte caldo oltre all’Ucraina.
Le manovre, annunciate da Erdogan, sarebbero in profondità: ad Aleppo, Raqqa, Hasaha e nel momento in cui la comunità internazionale è focalizzata sull’Ucraina.
Mosca riduce l’impegno delle sue forze nel paese per attaccare Kiev. Si rischia l’espansione di HTS, Turchia e jihadisti pro-ISIS, nonché l’indebolimento di Damasco.
In corso distruzioni di massa di siti ad Aleppo, da Afrin ad Al-Jouz. I gruppi pro-Ankara usano bulldozer e martelli pneumatici per trovare tesori da vendere al mercato nero.
I gruppi pro-Turchia lamentano il mancato pagamento dei salari e di essere prigionieri all’interno dei loro campi. C’è rischio di una guerra interna vicino alle grandi città e della nascita di nuove bande criminali.
Formalmente sono arresti per aver sostenuto l’amministrazione curda. In realtà, l’unico obiettivo è fare cassa grazie a false cauzioni. Boom del fenomeno ad Aleppo.
La spia cercava di scoprire le coordinate delle postazioni delle forze curde ed eventuali trasferimenti di rinforzi ad Aleppo, a causa dell’escalation nell’area.