Olive Branch conquista Kafrshil, arrivando a un passo dalla città, ma le milizie pro-Assad intervengono a est. Intanto si scatenano i raid dell’esercito sull’enclave.
Olive Branch cerca di chiudere il cerchio per isolare la città curda. L’esercito siriano concentra gli sforzi ad Harasta e Jisrin, intanto Daesh cresce ad Al-Yarmouk.
La popolazione locale fugge in massa dalla città per l’arrivo delle forze di Olive Branch. Intanto la Guardia Nazionale siriana si schiera a Nabl e Zahra. Accordo con i curdi?
La città assediata da 2 assi, mentre proseguono i raid aerei di Olive Branch contro YPG/SDF. Intanto, il SAA ha spezzato l’enclave in 4 settori. Tutti pressati, anche dallo Stato Islamico.
Olive Branch e FSA entrano in città. Presa anche la diga di Meydanki, Afrin a rischio di essere assetata. Intanto Damasco ha quasi diviso Ghouta est in due.
Le truppe di Olive Branch e gli alleati del FSA attaccano YPG/SDF su due fronti. Intanto, le forze curde aspettano l’arrivo dei rinforzi da Deir Ezzor e serrano i ranghi.
Le forze a guida curda hanno annunciato che si sposteranno ad Afrin per comtrastare l’operazione Olive Branch di Ankara. Ciò a causa dell’immobilismo della comunità internazionale nei confronti di Erdogan.
Grande tensione nell'area. Le forze paramilitari iraniane, nonostante gli attacchi, sono entrate in città e si stanno schierando. Timori per l'annunciata offensiva finale di Ankara.
Dal meeting alle Nazioni Unite potrebbe emergere una prima posizione concreta della comunità internazionale contro l’aggressione di Ankara ai curdi. Inoltre, c’è la questione NATO da affrontare.
Cizire Storm e la Coalizione lavorano insieme per eliminare Daesh nella zona a Deir ez-Zor. Il SAA prende l’aeroporto di Abu Duhur, ma la sua campagna ora è contro HTS e Jabahat al-Nusra, non lo Stato Islamico.