Finanziato quasi 1 miliardo di dollari per l’acquisto di 4 UAV MQ-4C Triton, evoluzione del Global Hawk, e per l’aggiornamento della flotta di P-8A Poseidon.
Sahel, anche il Ciad si avvia alla “russificazione” come Mali e Burkina Faso

Anche il Ciad si avvia alla “russificazione” come Mali e Burkina Faso. N’Djamea caccia per motivi pretestuosi l’ambasciatore tedesco. Intanto, spunta l’associazione di amicizia con Mosca
Il Ciad potrebbe presto diventare un nuovo Paese nell’area del Sahel sotto l’influenza della Russia, dopo Mali e Burkina Faso. La causa è una postura di N’Djamena sempre più anti-europeista e occidentale, come conferma l’espulsione dell’ambasciatore tedesco nella Nazione africana, Gordon Kricke, avvenuta la settimana scorsa per motivi pretestuosi. Il diplomatico è stato accusato di comportamento scorretto per aver criticato i continui ritardi nell’organizzazione delle elezioni presidenziali e una legge promulgata l’anno scorso, che consente all’attuale leader militare ad interim, Mahamat Idriss Debry, di correre per la conferma dell’incarico. Inoltre, sui media locali si moltiplicano negli ultimi tempi articoli critici verso la Francia, l’Europa e l’Occidente in generale. Peraltro, non è sfuggito agli analisti che il 13 gennaio 2023 è stata ufficialmente lanciata l’”Association pour la coopération et le développement avec la Russie (Ascoder), presentata presso la Maison des médias du Tchad.
Inoltre, nel Paese africano si moltiplica la propaganda anti-Francia, UE e Occidente. E’ un copione ben noto nell’area e solo il Niger ne fa eccezione
Quanto sta accadendo in Mali ricalca fedelmente i passaggi già avvenuti in Mali e Burkina Faso con campagne d’odio verso Francia, UE e Occidente, veicolate tramite fake news e proteste organizzate ad hoc da presunte associazioni locali, nonché con posture istituzionali sempre più vicine alla Russia. Ciò conferma che la strategia di “russificazione” del Sahel sta avendo successo, ad eccezione del Niger che continua – nonostante i ripetuti tentativi degli agenti pro-Mosca – ad essere amico dell’Europa e degli Stati Uniti. Non è un caso se Antony Blinken, primo segretario di Stato americano a visitare il Niger, si sia impegnato a fornire al Paese un maxi-pacchetto di aiuti per combattere il terrorismo nella Regione. La russificazione del Sahel, infatti, ha determinato una recrudescenza delle attività del JNIM (al Qaeda) e di ISGS, che hanno meno ostacoli per espandere la loro influenza, in quanto i nuovi partner dei governi locali hanno agende diverse rispetto ai precedenti.