I jihadisti pianificavano un’offensiva in massa contro una base di ATMIS nell’area. Il bilancio vede almeno 462 miliziani uccisi e l’operazione fermata in anticipo.
Yemen, propaganda contro la Quinta Flotta dai gruppi pro-Iran e pro-Houthi

Propaganda contro la Quinta Flotta dai gruppi pro-Iran e pro-Houthi Profili fake accusano e minacciano gli Stati Uniti, usando a settembre la foto di una visita di marzo nello Yemen. E’ la risposta ai successi delle operazioni anti-contrabbando USA nell’area
La visita del comandante della Quinta Flotta statunitense, l’ammiraglio Charles Cooper II, nel governatorato di Al-Mahra dello Yemen non è piaciuta ai supporters degli Houthi e dell’Iran. Su Twitter si è, infatti, diffusa rapidamente la fotografia dell’incontro, a cui ha partecipato anche l’ambasciatore americano nel Paese arabo, corredata da minacce e accuse. In primis si afferma che” non si tratta di una visita ordinaria, ma questa avviene nella cornice di mosse colonialiste USA che prendono di mira lo Yemen e la sua popolazione”. Inoltre, si minaccia che “chi pensa che la Quinta Flotta e le sue navi proteggeranno l’Arabia Saudita e altri o le loro installazioni petrolifere, si sbagliano”. La visita, però, è avvenuta il 2 marzo, mentre gli attacchi social sono esplosi i primi giorni di settembre. Inoltre, i profili di chi li rilancia sono perlopiù bot costruiti ad arte. Di conseguenza, si tratta di uno sforzo di propaganda dei gruppi pro-Houthi e pro-Iran, presumibilmente organizzati a seguito dei successi delle operazioni anti-contrabbando, che la Quinta Flotta sta ottenendo da un anno nelle acque mediorientali.