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Usa, Giappone e Sud Corea lavorano su protezione infrastrutture critiche

Incontro trilaterale a Washington su come incrementare la cybersecurity del settore e sulle risposte alle attività cibernetiche malevoli.

Usa, Giappone e Corea del Sud rafforzano la cybersecurity delle infrastrutture critiche. Il 19 dicembre si è tenuto a Washington un incontro trilaterale di esperti del settore cyber sulla sicurezza informatica delle infrastrutture critiche. Nel meeting si è discusso dei trend e delle minacce, nonché di uno scenario di risposta alle attività cibernetiche malevoli. Nell’occasione le tre nazioni hanno riconfermato la volontà di portare avanti la cooperazione sul settore. L’incontro è stato voluto dal vice segretario di Stato Usa, Anthony Blinken, e dai vice capi delle diplomazie di Tokyo e Seul, rispettivamente Shinsuke Sugiyama e Lim Sung-nam. L’appuntamento rientra, infatti, nella strategia trilaterale per espandere la collaborazione su un ampio spettro di temi.

I partecipanti all’incontro sulla protezione delle infrastrutture critiche

Christopher Painter, coordinatore delle questioni cyber del dipartimento di Stato. L’alto funzionario ha guidato la delegazione Usa. Questa era formata anche da rappresentanti dei dipartimenti di Stato, Difesa, Giustizia, Sicurezza Nazionale (DHS) e dell’Energia. Nonché, da membri del National Security Council. A capo di quella giapponese, invece, c’era Atsushi Saito: direttore della divisione cybersecurity Policy del ministero degli Esteri. Era accompagnato da membri del Centro nazionale per la prontezza agli incidenti e per la Strategia sulla sicurezza informatica (NISC), della Polizia e dei ministeri di Esteri, Difesa, Economia, Commercio e Industria. Quella sudcoreana, infine, è stata guidata da Lee Kyung-chul, coordinatore anti-terrorismo e cybersecurity del ministero degli Esteri. Insieme a lui esponenti dell’Intelligence, Polizia, Procura suprema e Korea Internet & Security Agency.

All’Onu si discute di come contrastare l’uso di internet e delle tecnologie da parte dei terroristi

Painter, peraltro, il 1 dicembre aveva partecipato a un evento simile in ambito Nazioni Unite. Aveva rappresentato gli Usa a un incontro speciale del comitato anti-terrorismo. Questo era dedicato a “prevenire la valorizzazione delle informazioni e delle comunicazioni a fini terroristici, nel rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali”. All’appuntamento hanno partecipato membri Onu, organizzazioni regionali e internazionali, nonché società civile e settore privato. Nel meeting si è discusso delle sfide sull’uso di internet e delle tecnologie legate a informazione e comunicazioni per scopi terroristici. Il coordinatore per la cybersecurity aveva partecipato alla prima sessione: “Le minacce e gli approcci governativi”. Il giorno prima c’erano stati incontri tecnici in cui rappresentanti del dipartimento della Giustizia Usa e dello U.S. Global Engagement Center avevano parlato del coordinamento internazionale e del counter-messaging.

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