L’unità era di base a Palmyra nel sud del paese. La sua partenza penalizzerà la guerra contro i miliziani pro-ISIS. L’aumento dei raid aerei, infatti, non colmerà il gap di risorse.
Siria, USA: Ripresa a pieno ritmo la collaborazione con le SDF anti-Isis
Usa: La cooperazione con le SDF per sconfiggere Isis in Siria è ripresa a pieno ritmo. Ogni settimana ci sono 3 o 4 operazioni congiunte contro lo Stato Islamico
Le operazioni Usa a sostegno delle SDF contro Isis in SIria sono tornate a pieno ritmo. Lo ha confermato il generale Kenneth F. McKenzie, a capo di CENTCOM (il comando militare statunitense centrale), in un discorso ripreso dai media. L’alto ufficiale ha sottolineato che attualmente vengono effettuate 3 o 4 manovre congiunte a settimana contro lo Stato Islamico e che l’ordine è continuare a lavorare con le forze curde per eliminare Daesh. Non a caso, negli ultimi giorni ci sono stati massicci raid contro i jihadisti, soprattutto a Busayrah, Dhiban e Shahil. Obiettivo: neutralizzare le cellule dei miliziani e le loro reti logistiche e di supporto, che permettono loro di infiltrarsi nell’est del paese (soprattutto a Deir Ezzor) ed effettuare attacchi contro le forze curde e la popolazione.
Inherent Resolve garantisce anche la protezione delle infrastrutture critiche dagli attacchi Daesh. Soprattutto quella delle prigioni curde e degli impianti petroliferi
La ripresa a pieno ritmo delle attività di Inherent Resolve contro Isis in Siria si traduce anche un una migliore capacità per le SDF di proteggere le infrastrutture critiche dagli attacchi dei jihadisti. Soprattutto i campi, dove sono rinchiusi ancora migliaia di miliziani dello Stato Islamico (soprattutto foreign fighters) e le loro famiglie. La situazione all’interno delle strutture è allarmante, in quanto sono in aumento gli episodi di violenza verso chi si oppone alla radicalizzazione da parte delle donne verso i bambini. La vigilanza congiunta, però, ha fatto sì che ogni tentativo di Daesh di liberare i terroristi prigionieri si sia svelato vano. Inoltre, è stata garantita protezione agli impianti petroliferi, per evitare raid dei fondamentalisti alla ricerca di fonti di finanziamento.