Obiettivo: ripristinare il parco mezzi e le armi entro 2 mesi per mantenere la massima efficienza operativa contro i jihadisti pro-ISIS. Già riparati 3.500 pezzi.
Siria, stop ai rimpatri dei miliziani Isis in attesa del meeting sul tribunale Internazionale

Il summit internazionale sul Tribunale Internazionale che giudichi i crimini Isis in Iraq e Siria si terrà dal 25 al 27 giugno a Parigi. Fino ad allora, le SDF hanno congelato i rimpatri dei jihadisti. Tratteranno solo i casi umanitari legati alle famiglie dei miliziani dello Stato Islamico
Dal 25 al 27 giugno si discuterà a Parigi sull’istituzione del tribunale internazionale che giudichi i crimini commessi dai miliziani Isis in Iraq e Siria. La Corte si dovrebbe occupare non solo dei jihadisti dello Stato Islamico, ma anche dei familiari, sia le mogli sia i figli. In attesa del meeting si sono fermati temporaneamente i rimpatri dai campi delle SDF a Deir Ezzor. Jazeera Storm, infatti, fino a nuovo ordine ha congelato le consegne dei prigionieri, limitandosi a portare aventi solo i casi umanitari. Come gli orfani o le situazioni conclamate in cui la partecipazione a IS è stata forzata con la violenza o le minacce. Solo la scorsa settimana erano stati rimpatriati dalla Siria nei loro paesi d’origine oltre 800 tra donne e bambini. Gli ultimi erano stati due piccolo olandesi e dodici francesi, trasferiti da Ain Issa.
A Deir Ezzor, intanto, continuano gli incendi dei campi agricoli. Secondo Jazeera Storm i responsabili sono Daesh e agenti turchi. Di conseguenza, è stata rafforzata la vigilanza ed è stato chiesto aiuto alla popolazione
Intanto, continuano a Deir Ezzor gli incendi nei campi agricoli. Secondo le SDF i responsabili sono cellule Isis e agenti turchi. L’obiettivo è triplice: destabilizzare la provincia siriana, “punire” la popolazione per essersi ribellata allo Stato Islamico, aiutando Jazeera Storm, e distrarre il nemico dai tentativi di infiltrazione. A seguito di ciò sono in corso in tutta l’area una serie di operazioni per neutralizzare i gruppi Daesh. Soprattutto lungo la Shaddadi Road, in modi da fermare subito i fondamentalisti giunti dall’Eufrate. Parallelamente, il governo della Regione Nord e Nord-Orientale della Siria ha chiesto aiuto alla popolazione per contrastare il fenomeno. In particolare ad Al-Jazeera. Gli abitanti locali sono invitati a dare il loro apporto per spegnere i roghi e per segnalare qualsiasi movimento sospetto notato nei pressi dei raccolti.