SOHR: Nessun mercenario siriano sta combattendo oggi con la Russia in Ucraina. I reclutamenti e i trasferimenti continuano, ma non sembra che i volontari siano impegnati in ambito operativo. D’altronde, al momento, sarebbero poco utili

Nessun mercenario siriano, reclutato per combattere al fianco delle truppe russe in Ucraina, è attualmente impiegato in operazioni offensive. Lo afferma l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani (SOHR), sottolineando che i circa 2.000 elementi delle milizie del paese mediorientale, trasferiti negli ultimi mesi nella nazione europea, finora non sarebbero stati usati dalle truppe di Mosca. A conferma della tesi si cita il fatto che non risulta nessun siriano morto negli scontri. Di certo, invece, c’è che i reclutamenti in Siria continuano, anche con la scusa di addestrare le fazioni locali a difendere il quadrante dalla preannunciata offensiva turca in Kurdistan, che finora non si è però ancora concretizzata. D’altronde, le milizie siriane oggi sarebbero poco utili in Ucraina, non conoscendo il territorio ed essendo abituate a tipologie diverse di combattimenti. Ciò senza contare le difficoltà per interfacciarsi con le truppe russe e i loro sistemi. Il loro impiego potrebbe avere un valore solo in caso di combattimenti urbani, eventualità al momento remota.