skip to Main Content

Siria, si intensificano gli scontri tra SDF e milizie pro-Turchia in Kurdistan

Si intensificano gli scontri tra SDF e milizie pro-Turchia in Kurdistan. Sayda si conferma area strategica

Riprendono con violenza gli scontri tra le SDF e le milizie pro-Turchia in Kurdistan. Gli attacchi dei gruppi para-militari contro le forze arabo-curde sono cominciati dopo che un convoglio delle TAF era stato investito dall’esplosione di uno IED tra Qashqa e Al-Rayhaniyah, a ovest di Tel Tamr, vicino a una base di Ankara. Il bilancio è stato di almeno dieci soldati morti e di diversi feriti. Le milizie hanno reagito prendendo di mira le postazioni delle SDF ad Al-Daghlbash e a Sayda. Quest’ultima città nell’ultimo mese era stata teatro di diversi tentativi di infiltrazioni e dei primi raid aerei diretti della Turchia contro i curdi, dopo 17 mesi di stop grazie alla tregua mediata dalla Russia. Da allora ci sono stati altri attacchi nel quadrante siriano, che coinvolgono direttamente le TAF, anche se solo con l’artiglieria.

Si inasprisce anche la guerra interna per gli aiuti di Ankara tra i gruppi alleati delle TAF a Idlib e Aleppo. Sono finiti i soldi per i salari dei combattenti

La situazione nel nord della Siria si sta improvvisamente scaldando. Da una parte si sono intensificati gli attacchi delle milizie pro-Turchia contro le SDF in Kurdistan e i tentativi di infiltrazione. Dall’altra, si è inasprita la guerra interna tra i gruppi para-militari alleati delle TAF. Sono aumentati, infatti, sia gli scontri tra fazioni sia gli attentati a membri di Hayat Tahrir al-Sham (HTS) tra Idlib e Aleppo. L’ultimo è avvenuto solo poche ore fa ad Al Fu’ah. Al centro del conflitto ci sono sempre gli aiuti di Ankara, ridotti ormai al lumicino. Questi ormai non bastano più per pagare i salari ai combattenti, i quali ogni giorno diventano sempre più nervosi e incontrollabili. Di conseguenza, si moltiplicano gli attacchi ad altre entità e al collettore principale delle risorse turche: HTS.

Back To Top