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Siria, SDF tolgono a Isis altri 3 villaggi a nord di Raqqa

Si consolida l’asse delle SDF a 4 chilometri a nord di Raqqa

Non si ferma l’offensiva delle SDF contro Isis a nord di Raqqa. I combattenti siriani nelle ultime ore hanno conquistato dal Daesh altri 3 villaggi: al-Atshanah, al-Ma’az e Malaly). Grazie a ciò, si amplia il fronte orizzontale controllato dall’operazione Wrath of Euphrates, sito a 4 chilometri dalla roccaforte dello Stato Islamico. L’obiettivo è procedere con pazienza. Spingendosi prudentemente in avanti e poi consolidando i risultati ottenuti. Si punta, infatti, a liberare l’intero quadrante e non solo sezioni. In modo, così, da poter creare corridoi di passaggio e umanitari sicuri, in vista dell’imminente offensiva. La risposta di Isil è limitata. I miliziani più che altro cercano di rallentare i progressi delle SDF, contrapponendo loro auto-bombe (VBIED), che però esplodono prima di raggiungere i bersagli.

Le Forze d’Elite si schierano in prima linea a est di Raqqa

Inoltre, sulla prima linea contro Isis a est di Raqqa sono comparse le Quwwat al-Nukhbat (la brigata delle Forze d’Elite). Una formazione paramilitare guidata dall’ex presidente della Coalizione nazionale siriana delle forze dell’opposizione e della rivoluzione, Ahmad Jarba. Questo è anche membro della tribù Shammar e a capo del movimento Syria Tomorrow (Al-Ghad al-Souri). Le unità a settembre del 2016 entrarono ufficialmente a far parte delle SDF, anche se il passaggio non è stato mai ufficializzato. Si tratta di combattenti esperti, che hanno già condotto operazioni contro Daesh. Sia in chiave difensiva sia offensiva nella zona nord est del paese, tra Raqqa e Deir ez-Zor. Non si sa, però, con esattezza da quanti elementi la forza sia composta, né di che assetti disponga. Di certo c’è solo che operano coordinandosi con i combattenti siriani per combattere lo Stato Islamico.

Quale saranno i probabili compiti di Quwwat al-Nukhbat

Le Forze d’Elite in un primo tempo non hanno preso formalmente parte alla battaglia delle SDF contro Isis a nord di Raqqa. Negli ultimi giorni, però, sono entrati nella partita in modo evidente. Lo hanno fatto schierandosi lungo la linea di contatto. Probabilmente per partecipare all’offensiva anti-Daesh presso la roccaforte, anche se indirettamente. Il loro compito dovrebbe essere, infatti, prima liberare dai jihadisti i villaggi a est della città. Poi, bloccare i possibili tentativi di fuga o gli invii di rinforzi allo Stato Islamico dalla zona di Deir ez-Zor. Di fatto un argine contro i movimenti futuri del nemico.

 

 

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