Il JNIM ha attaccato e, presumibilmente, conquistato una base ad Acharan. E’ la risposta all’operazione dei contractors russi e dell’esercito locale per rompere l’assedio del MNLA a Timbuktu.
Siria, SDF-Inherent Resolve catturano uno dei leader ex-ISIS più pericolosi

SDF e Inherent Resolve catturano uno dei leader ex-ISIS più pericolosi: Mohammed Abid al-Awad, alias “Rasheed”. Aveva organizzato una maxi evasione dal carcere di Gwayran
Le SDF alla fine del 2021 hanno effettuato una delle operazioni più importanti degli ultimi anni contro lo Stato Islamico. Hanno sventato un attacco al carcere di Gwayran ad Hasaka e arrestato l’uomo dietro all’intera operazione. Si chiama Mohammed Abid al-Awad, alias “Rasheed”, ed era uno dei più importanti “emiri” dell’ex ISIS ancora latitanti in Siria. Per l’assalto a Gwayran aveva fornito al commando armi, munizioni, 14 attentatori suicidi e due auto-bomba. Il piano prevedeva che i veicoli dovessero esplodere all’entrata del carcere per creare confusione e permettere al commando di penetrarvi. Gli attentatori suicidi, invece, servivano per tenere impegnato il nemico, mentre i jihadisti rifornivano i prigionieri di armi e li aiutavano a prendere il controllo della struttura e a fuggire. Se l’operazione fosse andata in porto, avrebbe permesso a centinaia di pericolosi terroristi di tornare in libertà.
Il comandante jihadista era una personalità di primo piano all’interno dello Stato Islamico e dal crollo di IS era diventato un fantasma
La stessa figura di Mohammed Abid al-Awad conferma quanto fosse importante per lo Stato Islamico l’attacco al carcere. “Rasheed” nel 2013 si arruolò nelle file di Jabhat al-Nusra, per poi confluire all’interno di ISIS. Qui, nel 2014, guidò il battaglione carri e mezzi corazzati nel corso dell’offensiva a Kobani. Successivamente, ha effettuato diversi attacchi soprattutto nel nord e nell’est della Siria, per poi scomparire nascondendosi dietro falsi nomi dopo che le SDF e Inherent Resolve hanno sconfitto IS. E’ riapparso a novembre del 2021, quando la sua cellula è stata interamente neutralizzata. Anche in quel caso, però, era riuscito a fuggire. E’ stato, infine, catturato con raid congiunto delle forze speciali curde e della Coalizione alla fine dell’anno scorso. Da quel momento ha cominciato a confessare, fornendo informazioni giudicate estremamente preziose per ricostruire l’attuale organizzazione dei terroristi.
Photo Credits: SDF