Trovati manifesti di minacce pro-ISIS, attaccati sulle porte delle moschee e sui muri degli edifici a Deir Ezzor. E’ la conferma che il gruppo è sempre più debole.
Siria, Raqqa è ufficialmente libera da Isis. Presi lo stadio e l’ospedale

Caduti a Raqqa il Black Stadium e l’ospedale nazionale. Isis è stato sconfitto
Isis ha perso definitivamente Raqqa. In queste ore le SDF hanno conquistato gli ultimi due bastioni del Daesh in città: l’ospedale nazionale e il Black Stadium. Prima è caduto il nosocomio e al suo interno sono stati uccisi 22 miliziani. Infine, la struttura sportiva. Sembra, ma non ci sono conferme, che come nei giorni precedenti sia stato raggiunto un accordo di salvacondotto. Sempre mediato dagli elders delle tribù locali. Alcuni jihadisti locali e i foreign fighters dello Stato Islamico hanno lasciato i due luoghi a bordo di pullman, mentre chi è rimasto è stato catturato o ucciso. Questi, come con ogni probabilità lasceranno la città e si consegneranno successivamente ai combattenti siriani, dopo aver ottenuto una serie di garanzie. Allo stesso modo di quanto accaduto pochi giorni fa con i 247 estremisti, presi in consegna dalle forze a guida curda e trasportati successivamente a Tabqa.
Daesh in Siria rimane solo a Deir ez-Zor, ma SDF e SAA lo stanno spingendo nella Middle Euphrats Valley
Per le SDF l’operazione Martire Adnan Abu Amjad e la conquista di Raqqa rappresenta un successo clamoroso, in quanto conferma le loro capacità di difesa del territorio. Per Isis, invece, è il concretizzarsi del peggior incubo. Daesh ha di fatto perso quasi totalmente la sua influenza in Siria e in Iraq. Lo Stato Islamico, infatti, controlla ormai solo una piccola porzione di territorio nella provincia di Deir ez-Zor, verso la Middle Euphrates Valley e il confine con il paese vicino. Inoltre, sta per perdere a seguito dell’offensiva crescente dell’esercito di Damasco anche l’ultimo avamposto nell’omonima città. L’isola Saqr. Una volta caduta anche la ex roccaforte e partita dall’altro lato l’operazione di terra per liberare Rawa e Qaim, Isil sarà schiacciato lungo le frontiere. Senza alcuna via di fuga o possibilità di reagire efficacemente alla doppia offensiva. Di conseguenza, è definitivamente morto anche il sogno del Califfato di al-Baghdadi in Medio Oriente.
La felicità tra le forze a guida curda dopo la liberazione di Raqqa (foto SDF press office)