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Siria, lo Stato Islamico pubblica falso video sulle conquiste a Deir Ezzor

Sui social media vicini a Isis è apparso un filmato su un presunto attacco in massa contro un nemico sconosciuto. Il video, però, suscita molti dubbi

Lo Stato Islamico in Siria pubblica sui canali di propaganda web un nuovo video dalla zona est di Deir Ezzor. Da una prima analisi, però, sembra una bufala, l’ennesima fake news. Sui social media ha cominciato a circolare un filmato di un’offensiva in massa Daesh. Ma del nemico, le SDF di Cizire Storm (Al Jazeera) o il SAA, non c’è traccia. Si vedono jihadisti uccidere solo alcuni uomini, disarmati e in fuga. Inoltre, sono ripresi miliziani che sparano e lanciano granate RPG, con esplosioni. Però, oltre alle cortine di fumo e alle poche persone morte (apparentemente) non si vede altro. Nessun mezzo dei combattenti siriani danneggiato o distrutto. Non solo. Guardando più attentamente i fotogrammi, le poche volte in cui appare l’oggetto del fuoco – un terrapieno nel deserto con una sagoma e alcuni soggetti in fuga – i terroristi Isis sparano visibilmente in aria. Non ad altezza d’uomo, come sarebbe prevedibile.

Nel video Daesh ci sono una serie di errori giganti, che suffragano la tesi di un falso attacco solo a scopi propagandistici

Il filmato dello Stato Islamico in Siria è anche pieno di errori. Innanzitutto l’assalto nella zona orientale di Deir Ezzor non può essere recente. Nel fine settimana, nell’area ci sono state forti precipitazioni. Il terreno, invece, è asciutto. Inoltre, per quanto riguarda il combattente nemico ucciso in fuga, non è stato colpito da armi. Al massimo è stato investito, ma il mezzo che riprende la scena non ha alcun sobbalzo. Altra stranezza. In tutto il video non c’è alcuna immagine del “bottino” del Daesh, che invece è solito ostentare al termine di ogni azione vittoriosa. Poi, per alcuni istanti si vede sparare con una mitragliatrice una persona che sembra sia affetta da nanismo. Isis, però, in passato ha giustiziato sistematicamente le persone con disabilità. Infine, nel filmato nessun colpo SDF o SAA arriva vicino ai terroristi. L’unico è quello sparato da uno di loro mentre si sposta col mezzo.

Lo Stato Islamico per attrarre i giovani punta su presunte conquiste tattiche, che riempiano il vuoto dei contenuti relativi al concetto statutale del Califfato

Il video dello Stato Islamico è l’ennesimo tentativo di propaganda per mostrare, ai fruitori una realtà fittizia. Innanzitutto ci sono riprese in prima persona. Come se fosse un videogioco First Person Shooting (FPS), uno sparatutto in prima persona (in soggettiva), molto in voga tra i ragazzi di tutto il mondo. Inoltre, viene ripreso un arsenale di armi diverse che Daesh usa, proprio per rafforzare il tema del videogame come simbolo attrattivo. Infatti, gli FPS più famosi permettono al giocatore di selezionare un’ampia varietà di armi per compiere le proprie missioni. Senza contare che le immagini dei miliziani in cui si coordinano tra loro sono a richiamo delle partite CO-OP in rete. E’ palese perciò che Isis continua a puntare soprattutto tra i giovani, usando i loro modelli per far penetrare il suo messaggio. Puntando su presunte conquiste tattiche per riempire il vuoto dei contenuti relativi al concetto statuale del Califfato.

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