Il gruppo vicino ad al Qaeda subentra ad Afrin alle milizie pro-Turchia Ahrar Al-Sharqiyah, che avevano commesso crimini contro i curdi, ed estendono l’influenza oltre Idlib.
Siria, le SDF cominciano a rilasciare dal campo di Al-Hol i prigionieri Isis locali

Le SDF cominciano a rilasciare dal campo di Al-Hol i primi 500 prigionieri Isis locali che, insieme alle famiglie, hanno goduto dell’amnistia. In tutto dovrebbero essere liberati in 28.000. Rimangono, invece, nel campo 37.000 foreign fighters IS
Oggi circa 500 persone lasceranno il campo di al-Hol ad Hasaka: è il primo gruppo di miliziani Isis locali e delle loro famiglie, che ha goduto dell’amnistia concessa dalle autorità della provincia siriana. Questi potranno tornare alle loro case, grazie al fatto che le famiglie e i capi tribali hanno garantito per loro. In tutto sono 28.000 i membri IS e i familiari che progressivamente saranno rilasciati dalla struttura, che comunque continuerà a ospitarne altri 37.000. Si tratta di foreign fighters, di cui quasi 30.000 iracheni e i restanti di altre nazionalità. La decisione si è resa necessaria in quanto i rimpatri dei miliziani stranieri proseguono con il contagocce. Perciò, la prigione è ancora estremamente affollata e aumentano gli omicidi al suo interno, con una limitata capacità d’intervento da parte delle forze arabo-curde. Inoltre, è sempre a rischio di raid da parte dei terroristi per liberare i loro compagni.
Intanto, le SDF e Inherent Resolve intervengono per alleggerire il pressing dei terroristi sulla struttura ad Hasaka. Arrestato un altro facilitatore che si occupava di far fuggire i miliziani e le loro famiglie, nascondendoli tra Hasaka e Deir Ezzor o portandoli al confine con l’Iraq
Intanto, le SDF e Inherent Resolve sono intervenuti nuovamente per alleggerire il pressing di Isis su Al-Hol. Lo hanno fatto con un raid mirato che ha portato alla cattura di un facilitatore, responsabile di far evadere i comandanti IS e le loro famiglie dalla struttura, nonché di trasportarli in aree più “sicure” tra Hasaka e Deir Ezzor o al confine con l’Iraq. L’operazione è avvenuta a Jadeed Ekedat e ha coinvolto le forze speciali arabo-curde (HAT) col sostegno della Coalizione. Una manovra analoga, peraltro, si era tenuta già a metà ottobre. In quel caso era stata smantellata un’intera cellula di terroristi che aveva lo stesso compito e che in aggiunta spiava i movimenti del nemico nel quadrante. Queste attività sono cominciate dopo che si sono moltiplicati i tentativi di evasione dalla prigione nella provincia siriana, l’ultimo dei quali sventato meno di un mese fa.