Le milizie pro-Iran hanno attaccato la base di Inherent Resolve di Ain al-Asad (Anbar). Si temono incidenti analoghi nel Paese vicino e reazioni muscolari della Coalizione.
Siria, le SDF ad Hajin bloccano un contrattacco Isis e aprono un corridoio umanitario

Le SDF ad Hajin hanno respinto un tentativo di contrattacco Isis, che cerca di recuperare il territorio perso. Intanto, Jazeera Storm salva oltre 700 persone, soprattutto donne e bambini, evacuandole dall’area controllata dallo Stato Islamico
Le SDF ad Hajin hanno respinto un contrattacco da parte di Isis. I miliziani dello Stato Islamico, dopo aver perso parte della roccaforte a Deir Ezzor, hanno tentato di reagire lanciando un’offensiva in massa contro le truppe di Operation Round Up (Jazeera Storm). I combattenti siriani, però, sono riusciti a mantenere le linee difensive, respingendo l’azione e obbligando i jihadisti a fuggire. Peraltro, dopo aver perso decine di elementi. Ciò grazie anche all’Intervento della Coalizione Internazionale che ha bombardato i terroristi IS. Nel frattempo, le forze arabo-curde sono anche riuscite ad aprire un corridoio umanitario alle porte della città, che ha permesso loro di salvare oltre 700 civili. Sono soprattutto donne e bambini, scortati in aree sicure nella Middle Euphrates River Valley (MERV).
Daesh attacca anche l’esercito siriano (SAA) per cercare di aprirsi una via di fuga a ovest, verso il deserto di Badia tra Homs e Deir Ezzor. Ma anche qui è stato respinto
Intanto, Isis cerca disperatamente di aprirsi un corridoio di fuga a ovest, in direzione del deserto di Badia, tra Homs e Deir Ezzor. Nelle scorse ore un gruppo di miliziani dello Stato Islamico ha lanciato un attacco contro l’esercito siriano (SAA) nella zona di Abu Kamal, ma anche in questo caso l’azione è stata respinta. I soldati di Damasco, inoltre, hanno cominciato a prendere di mira i jihadisti Daesh nell’area desertica. In un’operazione tra Bir Helbeh e Bir Safwanya ne hanno uccisi 23 e feriti molti altri. Non è chiaro se questo sia un’azione spot, oppure il preludio all’offensiva annunciata recentemente contro i terroristi. Il SAA, dopo aver conquistato Sweida, ha infatti cominciato ad ammassare forze a Homs in previsione di una “imminente” operazione contro i fondamentalisti. Finora, però, si è limitato a pochi interventi e alla protezione delle sue forze.