Le milizie pro-Turchia disertano in massa ad Afrin per non lavorare con HTS. I vertici avevano appena siglato un’alleanza con il gruppo qaedista. L’episodio conferma l’escalation della guerra interna tra le fazioni

Le milizie filo-Turchia nel nord della Siria scaricano i loro capi, dopo che questi avevano giurato fedeltà ad Hayat Tahrir al-Sham (HTS). Ad Afrin (Aleppo), i membri della Al-Mu’atazz Billah Brigade, affiliate della Sultan Suleiman Shah, hanno defezionato in massa. La causa è l’annuncio del loro leader, Muhammad al-Jassem (alias Abu Amsha) di essere pronto a cooperare con HTS a Idlib e a combattere al suo fianco, nel caso anche fondendosi in futuro. L’episodio conferma l’escalation della guerra interna tra le fazioni alleate delle TAF, che vedono sempre più il gruppo qaedista come un nemico. Questo, infatti, distribuisce gli scarsi aiuti inviati da Ankara alle formazioni locali, usando un sistema di premi e punizioni per mantenere il potere sul quadrante.