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Siria, le milizie pro-Iran sequestrano case a Palmyra per trasformarle in HQ

Le milizie pro-Iran sequestrano case a Palmyra per trasformarle in un quartier generale. Obiettivo: avere FOB da cui gestire le periodiche offensive del SAA contro l’ex ISIS nel deserto, riducendo i rischi di subire imboscate

Le milizie filo-iraniane di Liwa Fatemiyoun a Homs hanno sequestrato un complesso di quattro abitazioni a Palmyra. Formalmente, a causa del fatto che i proprietari sarebbero stati legati ad Hayat Tahrir al-Sham (HTS), gruppo qaedista alleato della Turchia e con influenza soprattutto a Idlib. In realtà, secondo fonti locali, si è trattato di una scusa in quanto gli edifici servivano alla fazione come quartier generale. Ciò per avere una base di appoggio da cui lanciare gli attacchi contro lo Stato Islamico nel deserto di Badia al-Sham. Finora, infatti, le periodiche offensive dell’esercito siriano (SAA) supportate dalla Russia e dalle milizie, partivano da Deir Ezzor o da Raqqa. Inoltre, solo i soldati di Damasco potevano contare su una sorta di Forward Operating Base (FOB) all’interno dell’area di operazioni. Le formazioni alleate, invece, dovevano tornare indietro per rifornirsi e le unità erano esposte alle continue imboscate dei jihadisti ex Isis.

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