Erdogan, più forte dopo la vittoria alle presidenziali, vuole mantenere il pressing su SDF e SAA.
Siria, la Turchia rafforza la sua presenza a Idlib con un nuovo presidio

La Turchia rafforza la sua presenza a Idlib con un nuovo presidio fisso a Jabal Al-Zawiya. Obiettivi: migliorare la sicurezza sulla M4 e controllare l’offensiva del SAA su Barah, evitando che si spinga troppo a nord
La Turchia estende la sua presenza a Idlib, istituendo un’altra postazione militare fissa, questa volta a Jabal Al-Zawiya. L’obiettivo formale: migliorare la sicurezza lungo la M4, area di pattuglie joint con la Russia. Soprattutto dopo gli ultimi attacchi jihadisti che hanno ferito di soldati di Mosca. In realtà, però, c’è anche un altro scopo: ostacolare l’offensiva dell’esercito siriano (SAA) a sud della provincia. I soldati di Damasco, infatti, sono da tempo impegnati in una campagna per conquistare Barah. La città è strategica, in quanto vi passano le principali strade per Aleppo e per il resto del paese mediorientale. Con l’istituzione del presidio, Ankara da una parte avrà un controllo più capillare di ciò che accade nel quadrante. Dall’altra, potrà evitare che le truppe del regime si avvicinino troppo all’autostrada. Al momento, comunque, la guerra tra le forze governative e le milizie è a “distanza”, con scambi di colpi d’artiglieria.
A Est, intanto, Inherent Resolve e SDF puntano sui leader tribali contro Isis. Finora ci sono stati incontri con oltre 400 sceicchi appartenenti alle tribù Jabouri, Beggara e Akiadat
Nell’Est della Siria, invece, le forze speciali di Inherent Resolve e le SDF sono impegnati in un’intesa attività di key leader engagement (KLE) presso tutte le tribù locali. Obiettivo: ottenere il supporto nel contrasto a Isis Da Hasaka a Raqqa, passando per Deir Ezzor. Finora, infatti, ci sono stati incontri con oltre 400 sceicchi appartenenti alle tribù Jabouri, Beggara e Akiadat, come conferma un Tweet della Coalizione. Inoltre, è in costruzione una nuova strada, che dovrebbe agevolare il commercio in tutta la regione. Parallelamente, comunque, proseguono i raid mirati per neutralizzare le cellule e i personaggi di alto profilo IS. Gli ultimi sono avvenuti poche ore fa a Ghuwairan e hanno portato alla cattura di alcuni miliziani, su cui però non sono stati forniti dettagli.