Il JNIM ha attaccato e, presumibilmente, conquistato una base ad Acharan. E’ la risposta all’operazione dei contractors russi e dell’esercito locale per rompere l’assedio del MNLA a Timbuktu.
Siria, la Turchia comincia preoccuparsi per l’ondata di attacchi subiti a Idlib

La Turchia comincia preoccuparsi per l’ondata di attacchi subiti a Idlib. Le TAF effettuano rastrellamenti, mentre disinnescano IED e installano telecamere sulla M4
La Turchia comincia a essere preoccupata dell’escalation di violenza nei confronti delle TAF e di Hayat Tahrir al-Sham (HTS) a Idlib. Lo conferma una nota del Syrian Observatory For Human Rights (SOHR), il quale rileva un anomalo dispiegamento di truppe di Ankara da Ma’rat Misrin e Al-Fu’ah alla capitale della provincia siriana. I soldati starebbero effettuando rastrellamenti e disinnescando IED nascoste nell’area. Inoltre, negli ultimi giorni hanno installato telecamere di sorveglianza sulla M4, l’autostrada da Aleppo a Latakia. In particolare da Ariha a Bdama, vicino Jisr al-Shughour. Recentemente, infatti, si sono registrati diversi attacchi sia contro le TAF sia contro i jihadisti alleati di Ankara. Spesso sono effettuati da commando a bordo di motociclette, ma sono state anche usate bombe contro veicoli dei due attori.
Ankara si fida sempre meno di Hayat Tahrir al-Sham (HTS) e i miliziani lo hanno capito
Ci sono due ipotesi su chi sia dietro alla campagna di attacchi contro le TAF e HTS. La prima è che si tratti di una milizia rivale, messa in secondo piano dal gruppo qaedista, che cerca di rialzare la testa. Potrebbero essere Isis o formazioni locali che operano a Idlib. La seconda, invece, è che sia opera di Damasco. In entrambi i casi, comunque, gli obiettivi sono alimentare il caos e la sfiducia della Turchia verso Hayat Tahrir al-Sham. Obiettivo, peraltro, raggiunto in quanto Ankara ha cominciato a muoversi in autonomia per garantire la sicurezza delle sue truppe, mentre questa finora era demandata principalmente ai fondamentalisti, che controllavano la popolazione locale con la violenza e avevano piegato i competitor nell’area. Non a caso, la stessa HTS ha lanciato alcune operazioni in parte della provincia siriana, allo scopo di scovare gli autori degli attacchi e recuperare credibilità con il partner straniero.