Erdogan, più forte dopo la vittoria alle presidenziali, vuole mantenere il pressing su SDF e SAA.
Siria, la sconfitta di Isis a Deir Ezzor è vicina. Si parla già di ricostruzione

La fine di Isis in Siria e a Deir Ezzor in particolare, è vicina. Con la visita di Roebuk ad al-Basin per la prima volta si parla concretamente della ricostruzione
La sconfitta definitiva di Isis a Deir Ezzor è imminente. Lo conferma la visita ad al-Basin del consigliere capo della Coalizione Internazionale, William Roebuck, che ha incontrato gli sceicchi e i capi dei consigli locali. Focus dei meeting: lo stato dei servizi e i problemi sociali che affliggono l’area. Roebuck, peraltro, ha visto anche gli organi direttivi del Consiglio di Deir Ezzor. La sua missione è un segnale molto chiaro: si comincia a parlare concretamente per la prima volta di ricostruzione. Lo Stato Islamico è stato ormai relegato in poche e limitate aree, nonché è una minaccia sotto controllo. Daesh, infatti, è assediato dall’Operazione Round Up (Jazeera Storm) delle SDF a est dell’Eufrate, da Hajin ad Harse e non ha vie di fuga. Inoltre, gli sporadici attacchi dei jihadisti servono più che altro a uso interno: rialzare il morale dei miliziani, a terra per la sconfitta su tutta la linea.
L’esercito siriano (SAA) avanza lentamente contro lo Stato Islamico a Suweida. Intanto si blindano i confini con Iraq e Giordania per evitare fughe di elementi del Daesh
Intanto, l’esercito siriano (SAA) combatte ancora contro Isis a Suweida. I soldati non riescono a stanare i jihadisti dello Stato Islamico, a seguito del fatto che la zona è montuosa. Di conseguenza, offre ai miliziani numerosi ripari naturali. Damasco sta tentando anche di bombardare Daesh con i caccia, ma i risultati non sembrano per il momento particolarmente efficaci. Quello di Al-Safa è l’ultima sacca di resistenza IS nella zona. Una volta presa, rimarranno solo quella tra Hajin e Harse a Deir Ezzor e quella nel deserto di Badia. Questa, però, è presidiata da Maghawir al-Thowra, partner della Coalizione, che vigila affinché i terroristi non tentino di fuggire verso l’Iraqo la Giordania, passando da Al Tanf o di estendere il territorio controllato. Le ISF di Baghdad, invece, hanno blindato i confini con Deir Ezzor.