Il gruppo vicino ad al Qaeda subentra ad Afrin alle milizie pro-Turchia Ahrar Al-Sharqiyah, che avevano commesso crimini contro i curdi, ed estendono l’influenza oltre Idlib.
Siria, la caccia delle SDF alle cellule Isis a Deir Ezzor funziona

La caccia delle SDF alle cellule Isis a Deir Ezzor funziona. Diminuiscono del 30% gli attacchi dello Stato Islamico, che punta sempre più sugli IED
La caccia delle SDF alle cellule ISIS a Deir Ezzor funziona. Secondo gli ultimi dati, grazie all’operazione di Jazeera Storm, gli attacchi dello Stato Islamico nella provincia siriana sono diminuiti del 30%. In tutto 85 gruppi di miliziani, contro i 139 del mese precedente, hanno colpito le forze arabo-curde o la popolazione. Peraltro, anche il modus operandi di Daesh è cambiato. A giugno i protagonisti sono stati gli attentati con esplosivi e le Improvised Explosive Devices (IED) con 31 episodi. Le imboscate e i blitz, invece, sono stati 25. Ciò conferma che i jihadisti, nonostante le periodiche infiltrazioni da ovest, hanno sempre meno uomini da usare per tentate azioni. Di conseguenza, sono obbligati a passare alle tattiche di guerriglia pura: gli attacchi a distanza. Proprio come avvenne con la guerriglia anti-governativa in Iraq dopo il 2003.
Jazeera Storm prende di mira la rete logistica e di finanziamento Daesh. Arrestato un trafficante di armi vicino ad Hasakah, mentre ad Al-Soar prede la vita la “mente economica” del gruppo
Le SDF a Deir Ezzor e nell’Est della Siria, peraltro, non prendono di mira solo le cellule ISIS. Ma anche i loro fiancheggiatori e le reti a cui si appoggiano per rifornirsi e sopravvivere. Nelle scorse ore a Tounia (nord est di Hasakah), infatti, Jazeera Storm ha arrestato un trafficante di armi che riforniva lo Stato Islamico e alcune milizie. Parallelamente, le forze arabo-curde hanno ucciso “Thabet”, uno dei più importanti elementi Daesh nell’area di Al-Soar. L’uomo, morto durante un conflitto a fuoco in cui i soldati cercavano di catturarlo, era uno dei principali finanziatori IS nel quadrante. Inoltre, contrabbandava petroli per il gruppo ed era considerato la sua “mente economica”. L’obiettivo di queste operazioni è isolare i terroristi sotto ogni punti di vista. In primis quello della logistica. In questo modo ne verrà fortemente penalizzata la loro capacità operativa e la stessa sopravvivenza.