Trovati manifesti di minacce pro-ISIS, attaccati sulle porte delle moschee e sui muri degli edifici a Deir Ezzor. E’ la conferma che il gruppo è sempre più debole.
Siria, la caccia all’uomo delle SDF verso Isis a Deir Ezzor si concentra a Shahil

Le SDF stanno concentrando la caccia all’uomo ai miliziani Isis a Deir Ezzor nell’area di Shahil. Jazeera Storm arresta 20 elementi dello Stato Islamico, di cui alcuni arrivati da Ovest, e distrugge due tunnel
La caccia all’uomo delle SDF verso i miliziani Isis a Deir Ezzor si sta concentrando nell’area di Shahil. Qui le forze di Jazeera Storm hanno effettuato un blitz a sorpresa, catturando oltre 20 elementi dello Stato Islamico e sequestrando un grande quantitativo di armi ed esplosivi. Inoltre, i combattenti arabo-curdi hanno distrutto due tunnel, usati dai jihadisti Daesh per nascondersi e muoversi senza essere avvistati. Peraltro, tra le persone arrestate c’erano anche fondamentalisti IS arrivati da Badia al-Sham, dopo aver attraversato l’Eufrate. Negli ultimi giorni c’è stato un aumento di trasferimenti di terroristi da ovest a est del fiume, grazie a un’organizzazione che si occupa della logistica e all’indifferenza dell’esercito siriano (SAA), che non fa nulla per fermare i flussi. Sono state le stesse SDF a lanciare l’allarme, inviando due lettere alle Nazioni Unite per denunciare la situazione.
Damasco continua la campagna contro Hayat Tahrir al-Sham (HTS), Daesh e gli oppositori ad Hama e Idlib. La componente aerea è protagonista, mentre l’esercito siriano (SAA) agisce ai fianchi
A nord della Siria, intanto, Damasco continua la sua offensiva contro Hayat Tahrir al-Sham, Isis e i gruppi di oppositori nelle province di Hama e Idlib. La componente aerea continua a essere la protagonista, con il SAA che si muove solo ai margini dell’area di operazione. Nelle scorse ore, infatti, ci sono stati bombardamenti contro postazioni HTS, dello Stato Islamico e dei ribelli a Lataminah, Has, Kafr Ruma, Umm al-Alasis, Kafranbel, Horma e Sheikh Mustafa. L’obiettivo è mantenere un pressing costante sul nemico, non dando a esso la possibilità di organizzare difese efficaci e soprattutto di inviare rinforzi alle aree periferiche del quadrante, dove si combatte sul terreno. L’esercito cerca in primis di riprendere completamente Hama. Poi, si sposterà verso nord, schiacciando le forze contrapposte verso i confini con la Turchia.