Trovati manifesti di minacce pro-ISIS, attaccati sulle porte delle moschee e sui muri degli edifici a Deir Ezzor. E’ la conferma che il gruppo è sempre più debole.
Siria, Isis comincia a fuggire anche dalla Middle Euphrates Valley

Vicino al Tanf uccisi almeno 20 miliziani Isis e molti altri arrestati, fuggivano dalla MERV
Isis a Deir ez-Zor comincia a fuggire anche dalla Middle Euphrates Valley (MERV). Lo ha confermato l’operazione Inherent Resolve in una nota. Nel testo si spiega che Daesh, nonostante la presenza delle forze del governo siriano in zona, si muove liberamente al suo interno. Tanto che nelle scorse ore oltre 20 miliziani sono stati uccisi e altri (tra cui foreign fighters) arrestati vicino al Tanf. È stato il risultato di un’operazione del Maghawir al-Thawra (MaT), una forza di opposizione che combatte lo Stato Islamico nell’area in cui confinano Siria, Iraq e Giordania. I combattenti, supportati dai partner della Coalizione Internazionale hanno rilevato la scorsa notte un convoglio di jihadisti e sono intervenuti immediatamente per bloccarlo. Peraltro è il secondo intercettato nel quadrante in meno di un mese. La provenienza sempre la stessa: la MERV.
È un buona notizia per le SDF: il nemico è sempre più debole e disorganizzato. In molti preferiscono scappare che combattere
L’accaduto conferma che Isis ormai è allo sbando totale. Si sta, infatti, sfaldando l’ultimo caposaldo del Daesh in Siria: quello nella Middle Euphrates Valley, dove si erano rifugiati i miliziani in fuga dai campi di battaglia non solo nel paese, ma anche nel vicino Iraq. È una buona notizia per le forze impegnate a sconfiggere lo Stato Islamico. In particolare per le SDF dell’operazione Cizire Storm (Al Jazeera), che si apprestano a invadere la zona nord orientale della provincia di Deir ez-Zor. Il nemico che si troveranno davanti, seppur numeroso, non avrà una strategia e una forte organizzazione. Ciò ridurrà la sua capacità di resistere efficacemente all’offensiva delle forze a guida curda e di contrattaccare. Inoltre, con buona probabilità, aumenteranno le fughe di massa dei jihadisti verso Iraq, Giordania e Turchia.
Il comunicato dell’operazione Inherent Resolve