Un drone di Teheran si è avvicinato troppo, effettuando manovre pericolose, al Carrier Strike Group IKE, che solo il giorno prima era transitato nello Stretto di Hormuz.
Siria, Isis arretra a Deir Ezzor e ha quasi perso Safafinah e Marashidah

Le SDF stanno attaccando Isis ovunque a sud di Deir Ezzor. Da Hajin a Susah. Operation Round Up, peraltro avanza velocemente contro lo Stato Islamico a Safafinah e Marashidah
Le SDF stanno attaccando Isis ovunque a sud di Deir Ezzor. Operation Round Up (Jazeera Storm) avanza ad Hajin da nord. A Sha’Fah, i combattenti siriani stanno pressando lo Stato Islamico da est, nell’area del campo petrolifero di South Kishma. A Susah, invece, Daesh è sotto controllo con un assedio da oriente, mentre le forze arabo-curde stanno cacciando i jihadisti da Safafinah e Marashidah. Qui, peraltro, le SDF hanno scoperto un grande deposito di armi e munizioni, che i terroristi IS non sono riusciti a portare con loro mentre fuggivano a nord, a seguito della pressione nemica. Solo poche zone nelle due città, infatti, sono ancora sotto il controllo dei fondamentalisti. Inoltre, questi hanno perso in 38 elementi in tutto quadrante in meno di 24 ore. Sia per l’offensiva sul terreno sia per i raid aerei della Coalizione Internazionale in tutta l’area.
A Deir Ezzor arrivano i militari russi, con i carri armati, e quelli filo-iraniani. Si sono schierati a Mayadeen e Abu Kamal. Per Daesh è preclusa anche la via di fuga attraverso l’Eufrate
Per Isis a Deir Ezzor arriva anche un’altra brutta notizia. E’ chiuso definitivamente anche il corridoio di fuga attraverso l’Eufrate. Lungo l’area occidentale del fiume nelle scorse ore sono arrivati numerosi assetti russi e delle milizie filo iraniane. Queste ultime hanno lasciato Mayadeen e si sono spostate ad Abu Kamal, mentre i primi hanno preso posizione nella prima città e inviato assetti pesanti (si parla di carri armati) nella seconda. In questo modo, sarà molto più difficile per lo Stato Islamico tentare la fuga o attacchi nelle due aree. Che partano dal sud della provincia siriana, o da nord ovest dal deserto di Badia al confine tra Deir Ezzor e Homs. Daesh ormai è chiuso in un cul de sac, senza via d’uscita. L’unica possibilità per i jihadisti di salvare la vita è arrendersi alle SDF. Fenomeno che sta aumentando negli ultimi giorni e che probabilmente crescerà ancora nei prossimi.