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Siria, Isis alza il tiro contro il SAA aumentando gli attacchi a Badia

Isis alza il tiro contro il SAA aumentando gli attacchi a Badia. IS, dai raid mordi e fuggi, passa ad azioni complesse che vedono anche il rapimento dei soldati

Isis alza ancora il tiro contro l’esercito siriano (SAA) nel deserto di Badia e incrementa i raid. I jihadisti IS hanno cambiato strategia, passando da attacchi-lampo ad azioni più complesse, che hanno causato la morte di numerosi soldati e la cattura di altri. L’area più colpita è la strada tra Damasco e Raqqa. Non a caso, all’altezza di Wadi al-Azeeb, c’è stata l’ultima imboscata dei miliziani. Il bilancio è stato di almeno 12 morti tra i militari e di 15 feriti, tre dei quali sono civili. Anche in questo caso, sembra che i terroristi abbiano catturato alcuni uomini. Quello precedente, invece, si era verificato solo l’altro ieri nel quadrante di Wadi Al-Ozayb. Il regime cerca di ricorrere ai ripari per invertire il trend, inviando continui rinforzi e affidandosi agli strike russi. Gli sforzi, però, almeno finora sono stati vani.

Intanto, le milizie pro-Turchia continuano i tentativi di infiltrarsi nel Kurdistan siriano

Più a nord continuano i tentativi delle milizie pro-Turchia di infiltrarsi nel Kurdistan siriano. L’ultimo è stato sventato dalle SDF poche ore fa e ha visto i jihadisti muoversi dal villaggio di Houshariyyah, a est di Aleppo, verso postazioni del “Manbij Military Council”. Parallelamente, continuano gli scontri sul terreno, che arrivano anche a Hazwan e Al-Daghalbash (al-Bab). In particolare, stanno coinvolgendo Abla e Hazwan. Inoltre, le forze alleate di Ankara hanno attaccato con l’artiglieria Jamusiya, Um Jaloud, Um Adaseh e Al-Sayyada. I bombardamenti si aggiungono a quelli appena avvenuti a Tel Rifat, alla diga al-Shehaba, ad al-Nayrabeya e Samouqa.

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