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Siria, Isis adotta la strategia degli IED contro il SAA a Deir Ezzor

Isis cambia strategia contro l’esercito siriano (SAA) a Deir Ezzor. Dai raid contro le postazioni e i convogli nemici, si passa a un massiccio uso degli IED da Abu Kamal a Mayadeen

Isis non dà pace all’esercito siriano (SAA) a Deir Ezzor. Ciò anche se i soldati, in cooperazione con le milizie alleate e con la Russia, hanno effettuato diverse operazioni per neutralizzare le cellule IS a ovest dell’Eufrate nel deserto di Badia al-Sham. Nelle scorse ore ci sono stati diversi attentati contro il SAA nell’area di Abu Kamal e più a nord verso Mayadeen, quasi tutti con IED. I miliziani da qualche giorno, infatti, stanno cambiando strategia contro le forze militari locali. Dai raid su postazioni e convogli, si sta passando agli attacchi a distanza. I jihadisti hanno identificato una serie di percorsi obbligati per il nemico e li hanno disseminati di ordigni. In alcuni casi questi vengono attivati in automatico al passaggio dei veicoli, in altri grazie ai “trigger men”.

L’obiettivo dei jihadisti IS è duplice: da una parte risparmiare uomini e dall’altra evitare che il nemico si addentri troppo in profondità nel deserto di Badia al-Sham

La nuova strategia Isis contro il SAA a Deir Ezzor è semplice: danneggiare il nemico correndo meno rischi possibili. Da qui la strategia di usare massicciamente gli IED nella provincia siriana. Da una parte si rallentano i movimenti dei soldati di Damasco, guadagnando tempo per spostare uomini e materiali quando questi si avvicinano troppo a un’area sensibile. Dall’altra, si indebolisce il loro morale in quanto subiscono attacchi “invisibili” e non contrastabili. Secondo gli analisti, IS nella provincia ha a disposizione un numero limitato di jihadisti, ulteriormente diminuito a causa delle operazioni dei militari. Di conseguenza, deve risparmiare risorse ma allo stesso tempo evitare anche di subire attacchi “in casa”. Il nemico, quindi, deve essere tenuto a distanza e tenuto impegnato, affinché non entri troppo in profondità nel deserto di Badia al-Sham.

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