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Siria, al via le fughe di massa della popolazione locale da Isis ad Hajin

Cominciano le fughe di massa dei civili da Isis ad Hajin, passando per i corridoi umanitari creati dalle SDF di Operation Round Up a Deir Ezzor

Cominciano da Hajin le fughe di massa della popolazione, in vista dell’imminente offensiva delle SDF contro Isis. Le forze dell’Operazione Round Up (Jazeera Storm) hanno accolto le prime famiglie, che hanno lasciato la roccaforte dello Stato Islamico per dirigersi verso zone più sicure. Si tratta soprattutto di donne e bambini, i quali hanno approfittato della festa dell’Eid Al-Adha per scappare dalla città. I miliziani Daesh, infatti, hanno vietato ai civili di allontanarsi. Pena l’arresto e anche la morte. I jihadisti non vogliono perdere la loro arma migliore di tutti i conflitti armati: gli abitanti locali da usare come scudi umani contro il nemico. La stessa situazione si è verificata non solo a Deir Ezzor, ma anche nelle altre aree della Siria orientale. Da Tabqa a Raqqa fino ad As-Suwar.

Lo Stato Islamico tenta di trattare con l’esercito siriano (SAA) a Suweida. I miliziani Daesh sanno che è l’unica strada per non essere uccisi

Intanto, a Suweida Isis continua a trattare con l’esercito siriano (SAA) per ottenere un salvacondotto e un trasferimento da Al-Safa nel deserto di Badia, in cambio della liberazione degli ostaggi civili rapiti dai miliziani il 25 luglio. A proposito è stato costituito un comitato per i negoziati. Nel frattempo, comunque, i soldati continuano ad attaccare i jihadisti dello Stato Islamico nell’area montuosa, tentando di stanarli in breve tempo. Ma il terreno rallenta i loro movimenti e li rende difficili. Grazie a ciò, Daesh ha un minimo di respiro, che però non durerà a lungo. Da qui la ricerca febbrile di contatti per trattare velocemente una via d’uscita, prima che sia troppo tardi. Una volta eliminata la sacca di resistenza a Suweida, infatti, i militari passeranno a quella nel deserto di Badia a Deir Ezzor.

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