Il gruppo vicino ad al Qaeda subentra ad Afrin alle milizie pro-Turchia Ahrar Al-Sharqiyah, che avevano commesso crimini contro i curdi, ed estendono l’influenza oltre Idlib.
Sicurezza in mare, la MARSEC Review di Praesidium International di giugno

GIUGNO 2022 // MARSEC REVIEW
Il Sud-Est Asiatico
Nella zona del Sud-Est Asiatico nel mese di giugno continuano gli incidenti ricollegabili ad attività di bande criminali dedite ai furti a bordo delle navi in transito nella zona dello Stretto di Singapore. Guardando ai dati registrati nei primi sei mesi del 2022, il trend appare in leggero calo. Rimane tuttavia critica la situazione in zona con sempre più spesso l’avvistamento di armi in mano ai banditi, i quali frequentemente vengono scoperti dall’equipaggio in aree spesso difficili da raggiungere a bordo. Da notare anche durante il mese un evento avvenuto fuori dal porto indonesiano di Belawan, zona anch’essa occasionalmente interessata dal fenomeno dei furti a bordo.
L’Oceano Indiano
Nell’Ocean Indiano, si registra ad inizio giugno un avvicinamento nel Mar Rosso meridionale di due skiff potenzialmente coinvolti in attività di pirateria. Stando alle testimonianze dell’equipaggio, su uno dei barchini sarebbe stata avvista a una scala, strumento essenziale per l’abbordaggio delle navi di commercio che solcano quelle acque. La catalogazione di tali eventi rimane tuttavia difficoltosa dato l’alto numero di attori operanti in zona, molti dei quali impegnati in attività riconducibili al conflitto Yemenita. Su tale ultimo fronte, l’accordo di cessate il fuoco tra i sauditi e gli houthi avviato all’inizio dello scorso ramadan sembra aver riportato un po’ di tranquillità nelle acque antistanti Hodeida. E’ infatti netto, da due mesi a questa parte, il calo degli eventi ricollegabili al conflitto.
Il Mar Nero e il Mare di Azov
Più a nordovest, nel Mar Nero e nel Mare di Azov le ostilità tra Russia e Ucraina continuano ad avere un impatto sul commercio marittimo. Oltre al problema legato alle esportazioni di grano su cui molti hanno recentemente focalizzato la loro attenzione, la guerra finisce inevitabilmente per colpire in maniera ‘fisica’ anche gli asset marittimi che si trovano in zona. E’ il caso della nave chimichiera BRENTIX, colpita ad inizio mese nel porto ucraino di Ochakov dai russi. Sulla base delle indagini effettuate potrebbero essere state utilizzate c.d. ‘Cluster Munitions’ una particolare tipologia di munizioni il cui utilizzo è vietato dalle Nazioni Unite. Sul fronte opposto, rilevante l’attacco sferrato dalle forze ucraine nei confronti di alcune installazioni offshore localizzate a circa 63MN a SSE di Odessa. Si tratta di piattaforme cadute in mani russe nel 2014 durante l’annessione della Crimea. Stando ad alcune testimonianze, le infrastrutture sarebbero state attaccate ben due volte nel giro di pochi giorni. Immagini della NASA confermano l’evento.
Il Mediterraneo e la Libia
Nel Mar Mediterraneo, ed in Libia in particolare, continuano le tensioni intorno ai principali porti con le esportazioni di greggio sempre avvolte da un velo di incertezza. Ad inizio mese manifestanti oppositori del governo di unità nazionale (GNU) hanno bloccato i porti di Es Sider e Ras Lanuf. Tali chiusure seguono gli avvenimenti del mese di aprile durante il quale vennero bloccati i campi petroliferi di Al-Sahara e El-Feel nonché il porto di Zueitina. L’incertezza intorno alle esportazioni di greggio libico, oltre ad aggravare il quadro di incertezza che caratterizza il paese, si immette in un contesto più generale di scarsità di approvvigionamenti scaturito dal conflitto russo-ucraino.
L’Africa Occidentale
In Africa Occidentale continua il periodo di calma che si protrae da dicembre 2021. Con il progressivo intensificarsi della stagione delle piogge tale tendenza sembra essere destinata a rafforzarsi. Si registra tuttavia un avvistamento sospetto a grande distanza dalla costa (230 MN a SO del Delta del Niger) in una zona ai margini di quelle abitualmente interessate dal fenomeno della pirateria. Nella penisola di Bakassi(Ovest della Nigeria al confine con il Cameroon) si registrano alcuni eventi, tra cui il rapimento di una cittadina francese, ai danni dell’industria dell’oil & gas, che vedono il possibile coinvolgimento di alcune fazioni della Biafra Nation League tra cui il gruppo “Black Marine”.
Il Centro America
Nell’area del Centro America, e più in particolare nella Baia di Campeche, significativo l’ennesimo attacco da parte di banditi ai danni di un’installazione offshore della Pemex. Come spesso accade, le forze di polizia arrivano tardi sul luogo, con i banditi lasciati liberi di fare razzia per quasi 3 ore a bordo della piattaforma.
Il Pacifico
Sul versante del Pacifico, invece, si registra un grosso furto – 20 container – nel porto di Manzanillo. Data la portata dell’operazione, è plausibile che tale furto sia stato effettuato da membri della criminalità organizzata locale.